Riportiamo una notizia estremamente importante per la fisica delle alte energie, che in questi ultimi mesi ha visto i fisici del Tevatron del Fermilab (Batavia, Illinois) impegnati in una difficile rincorsa per avere un’indicazione del bosone di Higgs prima degli esperimenti all’LHC del CERN di Ginevra (che come abbiamo brevemente ricordato qui, sono partiti con successo nel 2010): l’Office of Science, che è l’organismo del Dipartimento dell’Energia (DOE, il dipartimento americano, ministero diremmo noi, che si occupa di questo tipo di ricerca) che sovraintende (e finanzia) i programmi di fisica delle particelle negli Stati Uniti, ha annunciato di non aver accolto la richiesta (avanzata dal comitato, composto di scienziati di fama internazionale, che fa da “consulente” all’Office of Science: HEPAP, High Energy Physics Advisory Panel) di finanziare il funzionamento del Tevatron e degli esperimenti, impegnati nella ricerca del bosone di Higgs e di fenomeni oltre il Modello Standard, fino al 2014.
La motivazione è semplice e razionale: visto lo sforzo notevole degli Stati Uniti e dell’intera comunità mondiale nell’impresa LHC al CERN, e visto il programma americano complementare all’approccio della frontiera dell’energia dell’LHC della “Intensity Frontier” (che prevede una pluralità di progetti, dalla fisica del neutrino, all’energia nucleare pulita, alla fisica del sapore, e che vede il suo principale progetto a Fermilab, denominato Project-X), l’estensione del Tevatron anche solo all’anno 2012 è stata ritenuta ragionevole solo in uno scenario di aumento di fondi per la fisica delle alte energie (questa raccomandazione è giunta da un sub-Panel di HEPAP, il Particle Physics Project Prioritization Panel, in sigla P5).
Il testimone della “Energy Frontier“, dunque, per gli Stati Uniti, deve passare all’LHC, che vede un forte impegno, finanziario ed umano, della comunità americana (soprattutto negli esperimenti maggiori, ATLAS e CMS), considerando probabile che il bosone di Higgs del Modello Standard verrà scoperto od escluso entro la fine del 2012 (viste le prestazioni della macchina di Ginevra).
Con una lettera del direttore dell’Office of Science del DOE, W.F. Brinkman, datata 6 gennaio, si annuncia dunque che il programma del Tevatron si chiuderà alla fine del 2011.
Una notizia importante, soprattutto per le implicazioni che avrà nella programmazione futura del CERN, e in particolare per il piano di miglioramento delle prestazioni dell’LHC e di manutenzione degli acceleratori, che proprio nei prossimi giorni verrà discusso e deciso, a Chamonix, in un workshop dedicato.
Links:
- Rapporto del 26 ottobre 2010 del sotto-comitato P5 di HEPAP
- Lettera del direttore dell’Office of Science del DOE
- Lettera del direttore di Fermilab, Pier Oddone
La notizia circola:
http://www.economist.com/blogs/babbage/2011/01/end_tevatron
http://www.guardian.co.uk/science/life-and-physics/2011/jan/10/1
http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-12156998
http://chicago.cbslocal.com/2011/01/10/fermilabs-tevatron-in-batavia-set-to-close/
http://breakingnewsdir.com/no-extra-time-for-us-particle-lab-143470.html