COMUNICATO INFN DEL 9-2-2011
INCONTRO DI TRATTATIVA COL PRESIDENTE
Il 3 febbraio si è svolto un incontro fra il Presidente dell’INFN e le organizzazioni sindacali in cui sono stati discussi molti dei problemi aperti del momento nell’Ente.
1. NUOVO STATUTO
Il ritardo nella pubblicazione è stato causato dal tempo necessario per l’approvazione dello statuto del CNR, e dalla volontà del ministero di pubblicare contemporaneamente i nuovi statuti di tutti gli Enti di ricerca. L’approvazione dello statuto CNR è avvenuta il 19 gennaio scorso (e il testo è disponibile sul sito ufficiale dell’Ente) e quindi la firma da parte del ministro di tutti i nuovi statuti dovrebbe essere imminente. Intanto la dirigenza INFN, unica fra gli enti in attesa, mantiene la linea della non divulgazione del testo definitivo, il quale, poiché tutti i rilievi del ministero sulla prima bozza sono stati recepiti, è da intendersi come approvato dal ministero, che del resto lo ha già ricevuto da qualche mese.
2. CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Non sono state annunciate sostanziali novità rispetto a quanto detto nell’incontro del 15 dicembre scorso (riportato in dettaglio nel comunicato ANPRI del 29-12-2010). In particolare è stato confermato che saranno chiusi al 31 luglio i contratti degli 11 ricercatori a tempo determinato che non hanno ottenuto l’idoneità al recente concorso per 37 posti. Si tratta del primo vero e proprio caso di precari (guarda caso ricercatori) “lasciati a casa” dall’INFN dopo anni di lavoro nei progetti dell’Ente (per non parlare dell’investimento fatto prima per formarli). L’ANPRI ha chiesto con forza alla dirigenza dell’Ente di seguire questi casi uno per uno, aiutando ciascuno a trovare un nuovo contratto consono alla sua professionalità e fornendo, se necessario, adeguate lettere di presentazione. L’ANPRI si impegnerà altresì affinché tutti i diritti di questi colleghi nei confronti dell’Ente siano riconosciuti e tutelati, nei modi e nelle forme che la legge permette.
L’Ente ha confermato che nel 2011 vi sarà capienza per circa 20 nuove posizioni a t.d.. Invece nulla di concreto è stato ancora fatto per esplorare la formazione di un nuovo “oggetto”, possibilmente a partecipazione privata, che possa assorbire una buona parte dei tecnologi a tempo determinato attualmente nell’INFN. Questo era stato presentato a dicembre come un punto chiave della gestione del precariato: l’ANPRI ha sollecitato l’Ente a presentare al più presto un progetto realistico. Infine, per progetti di rilevanza nazionale (come il progetto bandiera SuperB) l’INFN intende chiedere al MIUR l’autorizzazione ad attivare contratti a t.d. su fondi interni anche oltre il tetto stabilito dalla finanziaria.
3. TURNOVER 2009
Ammonta a 39 posti, fra cui 9 tecnologi e 30 fra tecnici e amministrativi. L’Ente non ha ancora chiesto l’autorizzazione a bandire, in attesa di una circolare della Funziona Pubblica, che a sua volta sarebbe bloccata dal decreto ministeriale con i criteri per il calcolo del budget effettivamente liberato dalle cessazioni di servizio. Tuttavia tutte le OO.SS. hanno sollecitato l’Ente a chiedere comunque l’autorizzazione, per evitare di arrivare alla fine dell’anno con la procedura in forte ritardo o perdere del tutto l’opportunità di bandire, come già accaduto alla fine del 2009.
4. ASSEGNI DI RICERCA E CO.CO.CO.
La recente legge di riforma dell’Università ha cancellato e riscritto (senza grossi cambiamenti) la normativa riguardante gli assegni di ricerca, valida anche per gli Enti di Ricerca, creando problemi in alcuni Enti che, in attesa di riscrivere il proprio regolamento per gli assegni di ricerca, hanno bloccato anche i bandi in corso ed i rinnovi. L’INFN ritiene invece che il proprio regolamento sia già perfettamente aderente alla nuova legge, e vada modificato solo per cambiare il riferimento alla legge. E’ in corso una verifica per capire se è necessario aspettare comunque un decreto ministeriale che fissi il nuovo minimo salariale prima di poter emettere nuovi bandi, ma in assenza di questo vincolo non vi sarebbero ragioni per bloccare i bandi per assegno di ricerca. Nel 2011 gli assegni di ricerca finanziati dall’INFN saranno numericamente leggermente ridotti (circa il 20%) per ragioni di budget.
La stessa legge di riforma dell’università ha anche cancellato la possibilità di stipulare contratti di collaborazione ex art.2222 del codice civile, tuttavia la delegazione dell’INFN ha dichiarato che per l’Ente resta sempre possibile attivare contratti di tipo co.co.co. con riferimento al D.Legisl. 165/2001.
5. CARRIERE DI RICERCATORI E TECNOLOGI
L’applicazione biennale dell’art.15 del CCNL (passaggi di livello) cade nel 2011. Malgrado il blocco delle retribuzioni imposto dalla manovra finanziaria è possibile attivare le selezioni per il conseguimento almeno del titolo al passaggio, che diventerà effettivo nel 2014. L’ostacolo più serio nasce però dalla Legge 150 di riforma del pubblico impiego, che impone una riserva massima del 50% per i dipendenti in tutte le selezioni pubbliche per progressioni verticali, ovvero l’obbligo di bandire un numero di posti “aperti” pari a quelli per passaggio interno.
L’ANPRI ha suggerito la possibilità di utilizzare lo strumento delle idoneità, come già fatto in passato quando tutti i passaggi di livello erano banditi come concorsi aperti, registrando su questo punto una forte disponibilità dell’Ente, che si riserva di studiare i dettagli della questione. Inoltre la legge impone che il budget relativo ai passaggi di livello debba comunque rientrare in quello recuperato dal turnover dell’anno precedente, ma il blocco delle retribuzioni dovrebbe rendere nullo il budget necessario. Anche questo punto necessita un approfondimento.
6. NUOVA NORMATIVA PER GLI ACQUISTI (RUP E CIG)
Al termine dell’incontro l’ANPRI ha chiesto alla dirigenza se sta pensando a qualche soluzione per i problemi segnalati con la lettera dello scorso 28 gennaio. Il presidente ha detto che si sta valutando la possibilità di introdurre, a solo uso interno, una soglia di spesa sotto la quale opererà in ciascuna struttura un unico (o comunque pochi) RUP centralizzati che espleteranno le formalità burocratiche e, se necessario, si potranno avvalere di una consulenza tecnica da parte del personale competente. Sopra tale soglia di spesa invece tutto resterebbe più o meno come ora, ovvero il RUP potrà essere il responsabile dei fondi da spendere o il caposervizio, o altra persona indicata per quel tipo di acquisto. L’ANPRI ritiene interessante la proposta e resta in attesa di sviluppi a breve.
7. POLIZZA INA
Nessuna novità purtroppo per l’estensione della polizza INA ai non iscritti (in particolare, tutti i nuovi assunti a partire dalla conciliazione di fine 2008), né per l’inclusione dell’indennità integrativa speciale nella base di calcolo, malgrado i due tentativi obbligatori di conciliazione promossi dalle OO.SS.. L’Ente si è impegnato a sondare il proprio consulente legale per valutare l’opportunità di azioni in favore dei dipendenti, ma al momento sembrerebbe che l’unica strada sia proseguire con i ricorsi.
Il responsabile ANPRI per l’INFN
Antonio Passeri