(AGI) – Roma, 23 feb. – Ricercatori, docenti e personale del mondo universitario riuniti oggi in occasione del primo insediamento successivo alle recenti elezioni dei membri del CUN, confermano alla presidenza del Consiglio universitario nazionale il professor Andrea Lenzi che rimarra’ in carica per due anni. Lenzi e’ al suo secondo mandato CUN ed e’ stato eletto con la maggioranza assoluta dei voti dei consiglieri in carica.
Il CUN, istituito nel 1979 con la legge n. 31, e’ organo elettivo di rappresentanza del sistema universitario ed e’ composto da 1 Presidente e 57 membri in parte elettivi ed in parte designati da altri organismi universitari. Le elezioni dei propri rappresentanti si svolgono ogni quattro anni. I rappresentanti del Consiglio provengono da tutte le aree dei settori scientifico-disciplinari del mondo universitario. Nel CUN operano sei Commissioni Permanenti: ricerca; didattica; autonomia universitaria; programmazione; rapporti internazionali; reclutamento e stato giuridico. “In questi anni – ha detto Andrea Lenzi – il Cun ha contribuito alla definizione dei provvedimenti attuativi della riforma universitaria, si e’ impegnato a stabilire gli indicatori di qualita’ dell’attivita’ scientifica all’interno dei diversi livelli concorsuali, all’anagrafe dei professori e dei ricercatori, a ridurre il numero dei settori scientifici disciplinari e alla revisione critica dell’equivalenza dei titoli accademici italiani con quelli internazionali”. Il CUN, i concorsi, la riforma e l’orientamento: In occasione della elezione del Presidente, il Ministro dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca Mariastella Gelmini ha auspicato “che in relazione alla prima applicazione delle norme sull’abilitazione e di quelle sul reclutamento dei ricercatori, di cui alla legge n. 240/2010, il CUN possa prevedere un’attivita’ di monitoraggio sull’esito dell’attivita’ delle commissioni e sull’andamento dei concorsi. Inoltre, in raccordo con i competenti Uffici del Ministero, sarebbe utile ed opportuno che il CUN valuti l’impatto che le nuove normative avranno sul corpo docente universitario e sull’offerta formativa”. Inoltre, per quanto riguarda il provvedimento di riforma del dottorato di ricerca in via di predisposizione da parte dei competenti uffici del Ministero, il CUN “dovrebbe formulare proposte e riflessioni al fine di valorizzare adeguatamente il terzo livello della formazione”.
Fonte: AGI