L’Aquila, 26/03/2011 – Esperimento Icarus a caccia di raggi cosmici e di neutrini, un osservatorio sotterraneo per la fisica astroparticellare al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’Infn. Vola Icarus! I suoi obiettivi di fisica sono molteplici: il 29 marzo 2011 Icarus T600 (Imaging Cosmic and Rare Underground Signals) viene inaugurato nelle viscere del Gran Sasso. È stato progettato nel 1977 dal Premio Nobel professor Carlo Rubbia. Dopo la “prima luce” di Icarus il 27 maggio 2010, adesso si comincia a fare sul serio con una tecnologia unica al mondo per illuminare la materia oscura. Icarus, frutto di una cooperazione scientifica internazionale (gruppi italiani di L’Aquila, Frascati, Milano Università e Politecnico, Padova, Pavia, Pisa, e gruppi di Zurigo ETH, Cern, Pechino, Los Angeles UCLA, nonché otto istituti universitari Polacchi) è stato costruito in stretta collaborazione con le aziende italiane nell’ambito del Progetto Cern Neutrinos to Gran Sasso. Icarus è il più grande rivelatore ad argon liquido mai realizzato: il suo volume è di 400 metri cubi con 54mila fili immersi in circa 600 tonnellate di argon liquido iperpuro. (… continua su Nebrodi e dintorni)