L’Aquila, 29 mar. – (Adnkronos) – ”Sul finanziamento per scienza, cultura e tecnologia c’e’ molto da dire” riguardo al nostro Paese e ”il problema lo vediamo soprattutto sui giovani”. Lo ha affermato il premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’esperimento Icarus da lui progettato, oggi nei laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn, all’Aquila.
Per Rubbia, infatti, ”basta guardare il grande numero di giovani scienziati che non trovano lavoro in Italia e devono andare all’estero” per capire come procede la ricerca in Italia. ”Se questo non si chiama fuga dei cervelli non so davvero cosa sia”, ha aggiunto il premio Nobel.
Riguardo i fondi per la ricerca, Rubbia ha precisato che ”ci sono ricerche che non possono essere finanziate dai privati” ed ha sottolineato che ”gli studi che sembrano inutili e impossibili sono quelli che domani permetteranno che la vita sia diversa”. ”La ricerca di base, la ricerca fondamentale e’ quella che deve essere finanziata da fondi pubblici, dai contribuenti. Fondi senza i quali – ha concluso Rubbia – non ci sara’ cambiamento, non ci sara’ futuro e non esiste universita’ senza ricerca”.