Quattro ostacoli sul cammino del nuovo Cnr

di Fabio Beltram

Il Sole 24 Ore intitolava «La rivoluzione tranquilla» un articolo del 9 febbraio nel quale descrivevo le linee ispiratrici del nuovo statuto del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Numerose le reazioni a quelle enunciazioni: ha fatto piacere a tutti gli attori coinvolti nell’elaborazione del nuovo statuto, sia nel Cnr, sia nel ministero, registrare un diffuso consenso su quei principi.

Devo purtroppo tornare sulla questione con preoccupazione per attirare l’attenzione dei lettori su cosa sta effettivamente succedendo, ora, all’interno del più grande ente di ricerca italiano mentre è – o dovrebbe essere – messa in pratica questa “rivoluzione”. Credo ci aspettiamo tutti quattro cose: una rapida entrata in vigore dello statuto; una discreta e attenta gestione dell’ordinaria amministrazione da parte degli organi di governo uscenti per garantire la funzionalità dell’esistente in attesa dei nuovi organi; una rapida designazione di questi nuovi organi; da parte di questi ultimi, un vigoroso rinnovamento dell’ente. Lo statuto è stato promulgato il 10 marzo scorso dal presidente Luciano Maiani e all’articolo 21, comma 6, recita che «entra in vigore il primo giorno del mese successivo a quello di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana».

Il ministero della Giustizia obietta sulla sua pubblicabilità in Gazzetta in base alle norme vigenti, e afferma che la promulgazione lo pone immediatamente in vigore. Non occorre commentare sul paradosso di uno statuto che è in vigore, ma che per sua stessa forza non è in vigore (in quanto non pubblicato o non pubblicabile sulla Gazzetta Ufficiale).I

l secondo punto, l’ordinaria amministrazione. Massima discrezione dovrebbe essere esercitata dal consiglio d’amministrazione in carica che deve sì garantire la funzionalità del Cnr, di questo Cnr, ma non deve mettere in campo azioni che imbriglino, limitino le azioni, le scelte che necessariamente spettano ai nuovi organi. La struttura dell’ente, in particolare la sua articolazione in dipartimenti – obiettivo specifico della riforma – e forse ancor più la scelta delle figure chiave della gestione del Cnr sono di competenza esclusiva dei nuovi organi. Dobbiamo chiedere con fermezza che i principi siano rispettati.

Il terzo punto, la nomina dei nuovi organi, passa in primo luogo attraverso l’indicazione al ministro di due rose di nomi tra cui scegliere i consiglieri d’amministrazione. A oggi manca il comitato di selezione che indicherà la prima rosa nella quale saranno individuati tre membri, e tra questi il presidente. La nomina del comitato spetta al ministro ed è urgente. La seconda ro

Quattro ostacoli sul cammino del nuovo Cnr

sa comprende nomi indicati dai ricercatori del Cnr, dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, dalla Conferenza Stato-Regioni, Confindustria e Unioncamere. È vero che lo statuto anche se è già in vigore, lo dicevamo sopra, contemporaneamente non è in vigore, ma si stanno intanto avviando le procedure per queste designazioni? Tutto questo richiede tempo e senza una pronta costituzione del nuovo consiglio d’amministrazione avverrà inevitabilmente che questo Cnr soffrirà e il prossimo Cnr nascerà già indebolito nella sua libertà d’innovare.

E siamo così al quarto punto che però andrà affrontato quando conosceremo gli organi di governo dell’ente. Grande sarà la responsabilità del prossimo consiglio d’amministrazione perché grande è il bisogno d’innovazione, di cultura, di ricerca del nostro Paese: il ruolo che il nuovo Cnr giocherà potrà, anzi, dovrà essere determinante.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.