L’Alpha Magnetic Spectrometer, strumento scientifico da 7 tonnellate di peso e un miliardo e mezzo di costo (di cui quasi 40 milioni dall’Italia), è già nella pancia della navicella Endeavour. Il lancio previsto per il 29 aprile da Cape Canaveral. Resterà attaccato alla stazione spaziale per 10 anni. Per spiegare i misteri del cosmo di ELENA DUSI
CON L’ULTIMO taxi per il cielo, è pronto a decollare Ams, il “cacciatore di antimateria”. L’Alpha Magnetic Spectrometer 1, strumento scientifico da 7 tonnellate di peso e un miliardo e mezzo di costo (di cui quasi 40 milioni sostenuti dall’Italia), è appena stato caricato nella pancia della navicella Endeavour. Il lancio, previsto per il 29 aprile da Cape Canaveral, sarà forse l’ultimo di uno Space Shuttle, con le storiche navi spaziali della Nasa già avviate verso il pensionamento. Ad accompagnare Ams a bordo dell’Endeavour, per poi fissare lo strumento alla Stazione Spaziale Internazionale con l’aiuto di due bracci robotici, sarà l’astronauta italiano Roberto Vittori. In orbita, il cacciatore di antimateria resterà per almeno una decina d’anni (ma se tutto andrà bene anche fino al 2028), fotografando una a una le particelle spaziali che per attraversare i suoi 5 metri di altezza impiegano un miliardesimo di secondo. LE FOTO 2
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