Battiston (INFN): “Forte presenza Italia in volo Shuttle Endeavour. Tricolore nello spazio con due astronauti italiani: Vittori e Nespoli”

“Nei prossimi mesi avremo modo di raccogliere quanto di buono seminato dall’INFN negli scorsi anni, di constatare la grande importanza che l’Italia riveste nel panorama internazionale della ricerca aerospaziale”. Lo ha affermato Roberto Battiston, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e docente dell’Università di Perugia, presentando stamani nella sede dell’INFN l’ultimo volo dello shuttle Endeavour, caratterizzato da forti tinte tricolore, perché quando lo Shuttle si staccherà dalla terra della Florida diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale porterà nella pancia molti “pezzi” importanti del nostro Paese.

“Prima di tutto Roberto Vittori, colonnello dell’Aeronautica Militare, che raggiungendo Paolo Nespoli a oltre 350 chilometri sopra le nostre teste, ci regalerà il sogno della presenza di due astronauti italiani contemporaneamente sulla ISS. Il che è anche un bel modo di celebrare i primi 150 anni di vita dell’Italia unita, dal momento che Vittori porterà con sé sulla Stazione la bandiera consegnatagli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 7 gennaio a Reggio Emilia”.

Ma la presenza italiana non si ferma qui, perché “con la STS-134 viaggeranno verso la ISS anche una serie di strumento ed esperimenti nella realizzazione dei quali l’Italia ha giocato un ruolo di primo piano. A cominciare da AMS (Alpha Magnetic Spectrometer), il potente “cacciatore” di antimateria. La realizzazione di questo strumento, per una missione che durerà almeno tre anni, ha richiesto lo sviluppo di numerose tecnologie, molto delle quali realizzate dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e dall’INFN”.

AMS nasce dalla collaborazione di 16 Paesi e l’Italia ha un ruolo di primo piano, dal momento che i ricercatori delle Sezioni INFN e dei Dipartimenti di Fisica delle Università di Bologna, Perugia, Pisa, Milano Bicocca e Roma La Sapienza hanno progettato e realizzato alcuni tra i principali sistemi di identificazione dei raggi cosmici.

“Questa missione dimostra il grande lavoro portato avanti dall’INFN, capace di creare ricercatori e laboratori top level. Questo ci permette di dire la nostra a livello internazionale e di interfacciarci con le PMI italiane, capaci di trasferire alle nostre ricerche quelle caratteristiche imprenditoriali precipue che spesso mancano ai nostri laboratori. Una collaborazione che ci permette un interscambio reciproco a livello di fondi e di sforzi, in un continuo dialogo tra Università, ricerca e mondo del lavoro” ha concluso Battiston. (05/04/2011 – ITL/ITNET)

Fonte: italiannetwork.it

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