L’ANPRI da tempo sollecita la dirigenza dell’INAF a costruire una politica di assunzioni del personale che accresca le sue capacità di ricerca, basandosi su di un continuo confronto con i ricercatori e tecnologi dell’ente che tenga conto dei programmi di ricerca attivi e delle prospettive future e del contesto nazionale ed internazionale.
Tale confronto, pur essendo stato richiesto ripetutamente non è mai stato avviato.
L’ennesima prova dell’assenza di volontà di recepire le richieste di una chiara politica del personale è testimoniata dalla recente protesta avviata dalle Rete Nazionale Precari dell’INAF (RNPI) a cui non sono state date risposte concrete. In pratica, abbiamo la sensazione che la controparte governativo-ministeriale sia di fatto molto ben rappresentata dalla dirigenza dell’INAF, che mai ha dato prova di volersi battere a fianco della comunità scientifica del nostro ente per sostenerne le giuste rivendicazioni.
In questo contesto, l’ANPRI fa proprie le richieste della RNPI ed in particolare chiede di:
- bandire tutte e subito le posizioni a tempo indeterminato autorizzate dal DPCM 26/10/2009;
- ristrutturare l’attuale sistema di reclutamento con una programmazione annuale delle assunzioni in ruolo.
Per quanto riguarda la gestione dei contratti a tempo determinato (art. 15) finanziati da progetti esterni, l’ANPRI sostiene che debba essere immediatamente rimosso il vincolo dell’approvazione del CdA dell’INAF (in violazione delle normative vigenti), che allo stato attuale, vista la scarsissima propensione ad autorizzare i concorsi TD, provoca un inaccettabile sottoinquadramento del personale di ricerca non strutturato, che si esorta a reclutare utilizzando forme contrattuali che dovrebbero essere invece riservate a neolaureati/dottorati o personale in formazione (assegni di ricerca o contratti co.co.co.).
Inoltre, tali incomprensibili e gratuite violazioni dei dettami contrattuali di volta in volta sottoscritti, creano notevoli disagi che compromettono lo stesso sviluppo dei progetti affidati all’ente. A tale proposito, si fa presente che le richieste di personale TD vengono implicitamente approvate al momento della stipula dei contratti esterni.
L’ANPRI stigmatizza il comportamento irresponsabile della dirigenza INAF, che con tali atteggiamenti rischia di compromettere il futuro della ricerca astrofisica italiana e di favorire la fuga all’estero dei nostri migliori giovani talenti, che non hanno alcun motivo di invischiarsi nelle nostre inutili pastoie e meschini stratagemmi, quando negli altri paesi sviluppati trovano porte aperte per una carriera scientifica ricca di soddisfazioni e riconoscimenti.
L’ANPRI sosterrà tutte le iniziative che la RNPI riterrà opportuno intraprendere per difendere il giusto diritto ad una prospettiva di inserimento nel mondo della ricerca italiana.
La Delegazione ANPRI per INAF