La conferma dei danni dopo la prima ricognizione dei due robot inviati dagli Usa per misurare la radioattività degli ambienti. Ma si temono ripercussioni gravi anche nel reattore 2, dove oggi è iniziato il pompaggio delle 60mila tonnellate di acqua riversata sulla centrale. Lo stoccaggio del liquido radioattivo durerà 26 giorni
Uno dei robot radiocomandati ispeziona gli ambienti del reattore 1 alla centrale nucleare di Fukushima
TOKYO – Alla centrale nucleare di Fukushima, i due robot inviati in “missione” dagli Usa hanno portato a termine la loro prima ricognizione. I dati raccolti non sono confortanti. L’Agenzia giapponese per il nucleare oggi certifica che le barre di combustibile dei reattori 1 e 3 sono parzialmente fuse. Ma desta forti preoccupazioni anche il reattore 2, dove i robot adibiti alla misurazione della radioattività degli ambienti per decidere poi sull’accesso dei tecnici per la riparazione dei circuiti di raffreddamento, hanno rilevato del tecnezio 99, elemento radioattivo che si libera solo con la fusione del combustibile nucleare. Il che fa crescere i timori su eventuali danni anche al secondo reattore dell’impianto in seguito alla crisi nucleare determinata dallo tsunami dell’11 marzo scorso … (continua a leggere su Repubblica.it)