Questa notte il Large Hadron Collider del CERN ha battuto il record assoluto di luminosità di un collisore a protoni, raggiungendo 4.67 * 1032cm-2s-1, un valore quindi ben superiore al precedente record, di 4.024 * 1032cm-2s-1, raggiunto dal Tevatron di FermiLab (Batavia, Illinois) l’anno scorso, poco prima dello stop definitivo. E’ questo l’autentico passaggio del testimone tra la gloriosa macchina americana e la nuova impresa – praticamente globale – dell’LHC. Assisteremo, da oggi, a nuovi record, di luminosità istantanea e di luminosità integrata, e – in un prossimo futuro, dopo il lungo stop del 2013 – di energia, ma questo sorpasso ha indubbiamente un grande significato simbolico.
E se il Direttore Generale, Rolf Heuer, ha pragmaticamente sottolineato che maggiore luminosità significa più dati e maggiori possibilità di scoperta, il “nostro” Sergio Bertolucci, vice Direttore Generale, non ha esitato ad ammettere il clima di eccitazione e di percepire l’atmosfera di importanti scoperte appena dietro l’angolo.
Fonte: CERN
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