Spesso si sente dire che nelle classifiche internazionali delle università le cose non vanno bene in quanto i primi atenei italiani s’incontrano soltanto a partire dalla duecentesima posizione. Questa presunta mediocrità delle nostre università è stata spesso usata in maniera strumentale, specialmente nella discussione della recente legge di riforma dell’università. Alcuni economisti nostrani, di cui abbiamo già scritto, che, è bene ricordarlo, non rappresentano tutti gli economisti ma coloro che hanno una fede pressoché illimitata nella capacità del mercato di risolvere qualsiasi problema, ci ricordano spesso della presunta mediocrità del sistema universitario e della ricerca italiani … (continua a leggere su Il Fatto Quotidiano)