Trasformare il Sahara in una immensa fabbrica di energia solare: ipotesi seducente, gravida di suggestioni antiche – Archimede docet – ma anche ipotesi di lavoro “serissima” per il fisico Ugo Amaldi, presidente della Fondazione per adroterapia oncologica Tera, che la definisce «una soluzione parziale» eppure «tecnicamente fattibile» e «economicamente sostenibile nel lungo termine»… (continua a leggere su avvenire.it)