Riceviamo un ulteriore commento sulle ultime scoperte in materia di neutrini da Marco Giammarchi, membro dell’esperimento Borexino e coordinatore della fisica astroparticellare dell’INFN di Milano:
‘E’ passato meno di un mese dalla pubblicazione del risultato di T2K sull’oscillazione dei neutrini e ancora una volta tutta la comunità dei fisici che vi si dedicano è in fermento. Il settore dei neutrini, queste particelle elusive, è tra quelli che ci hanno riservato le sorprese più inquietanti. La prima grande sorpresa venne negli anni ’90 e fu la prima evidenza di fisica al di là del famoso Modello Standard delle particelle elementari. Certamente uno dei maggiori successi della fisica del secolo scorso, il Modello Standard tratta in modo unificato tutti i costituenti fondamentali e quasi tutte le forze che agiscono tradi loro. A differenza di alcune grandi scoperte della fisica, il Modello Standard è l’opera paziente e geniale di un numero elevatissimo di scienziati. Nomi come quelli di Bjorken, Gell-Mann, Maiani, Rubbia, Steinberger, Lederman, Cabibbo, Glashow e tantissimi altri risuonano nella nostra mente quando pensiamo a questo modello capace di spiegare una quantità enorme di dati sperimentali in funzione di un certo numero di parametri. Precisamente diciannove… (continua a leggere su fisica.unimi.it).
da “Ultime dalla ricerca“