Fonte: ANSA
Si accelera la corsa alla particella di Dio
Nuovi dati presentati in conferenza internazionale di Mumbai
Accelera la corsa verso la scoperta della particella di Dio. A spingere sono questa volta gli ultimi dati dei grandi acceleratori, presentati oggi in India, a Mumbai, a conclusione del congresso internazionale sulla fisica delle particelle.
Gli ultimi risultati del più grande acceleratore del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, e quelli dell’americano Fermilab di Batavia (Chicago) testimoniano che la teoria di riferimento della fisica contemporanea gode di ottima salute e che la particella di Dio è rimasta ormai l’unico e ultimo tassello per confermarla definitivamente, o per farla crollare e ridisegnare una nuova fisica. Per tutto il resto, i fenomeni previsti dalla teoria attuale, chiamata Modello Standard, risultano confermati.
E’ evidente nei dati dell’Lhc, sul processo osservato nell’esperimento Lhcb, con cui particelle chiamate mesoni B decadono, dando vita a nuove particelle. Ed è chiaro nell’esperimento Minos del Fermilab, che ha dimostrato che il neutrino e il suo opposto nell’antimateria (l’antineutrino) hanno una massa diversa, proprio come prevede il Modello Standard.
”A questo punto grande assente resta soltanto il bosone di Higgs”, osserva il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio. La caccia alla particella di Dio è quindi più che mai aperta: ”se venisse scoperta – spiega Petronzio – si avrebbe la conferma del Modello Standard, ma se non ci fosse, allora sarebbe l’inizio di una nuova fisica”.