Divisi gli autori della ricerca che mette in discussione le teorie di Einstein: «Uno su 5 non l’ha sottoscritta»
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Una veduta del tunnel Sps che corre attorno al Cern di Ginevra: da lì sono stati lanciati i neutrini che, attraverso la roccia, hanno poi raggiunto il Gran Sasso (Reuters) |
MILANO – Nella presentazione della scoperta dei neutrini che viaggiano più veloci della luce non c’è stata unanimità.
Una parte del gruppo dei fisici appartenenti a 30 istituzioni di 11 nazioni non condivideva appieno i passi che si stavano per compiere diffondendo un dato che avrebbe messo a soqquadro le radici della fisica moderna.
«Circa 30 dei 160 scienziati internazionali impegnati nell’impresa – dice Marco Gianmarchi del Cnr, coordinatore della fisica astro-particellare dell’Infn di Milano, responsabile del gruppo Aegis sulle ricerche dell’antimateria al Cern e membro dell’esperimento Borexino al Gran Sasso – non hanno firmato il preprint diffuso prima della conferenza del Cern. Avevano dubbi e avrebbero preferito pubblicarla innanzitutto su una rivista internazionale la quale, prima di accettare il lavoro, lo avrebbe sottoposto al tradizionale vaglio di altri esperti. Ciò mi lascia perplesso, anche se l’esperimento appare fatto bene»… (continua a leggere su corriere.it)