Ulteriore chiusura sulla vicenda delle progressioni verticali negli enti locali. A quasi due anni dall’entrata in vigore del Dlgs 150/2009, una recentissima sentenza del Tar Lazio di Latina, conferma l’orientamento delle sezioni riunite della Corte dei conti. Nonostante la vigenza dell’articolo 91 del Dlgs 267/2000 le autonomie territoriali non potranno più prevedere concorsi solamente riservati al personale interno.
Le progressioni tra le aree hanno subito un duro colpo ad opera della Riforma Brunetta. Da una parte è stato infatti previsto che per poter procedere all’inquadramento superiore è necessario essere in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno; dall’altra è stato sancito che il passaggio di carriera può avvenire esclusivamente tramite concorso pubblico con (eventuale) riserva ai dipendenti interni, ma mai superiore al 50% dei posti… (continua a leggere su Il Sole 24 Ore)