Gianni Trovati
Due numeri, utili a chiarire un problema: nella dote europea del settimo programma quadro dell’Unione europea sulla ricerca, l’Italia porta circa il 13,4% della dote complessiva, ma quando si tratta di recuperare le risorse attraverso i progetti vincenti nei diversi settori la quota tricolore scende intorno all’8,7 per cento.
Dai numeri, andando più a fondo nell’analisi, emerge l’immagine di un mondo della ricerca italiano “volenteroso” in termini di progetti presentati, equivalenti a quelli di Paesi come la Germania e il Regno Unito, che però impegnano un esercito di ricercatori molto più ampio del nostro, ma poco efficace quando si passa all’incasso attraverso il successo nelle commissioni dei progetti presentati: la nostra percentuale di successo arranca intorno al 12,4%, perdendosi per strada lontano dal 21% di Regno Unito e Francia e dal 18% della Germania… (continua a leggere su Il Sole 24 Ore)