Dopo la nomina dei presidenti si passa ora ai direttori generali. Nomi e cognomi di tutti i “giocatori” in campo
ROMA – Ci sono voluti circa sei mesi per nominare i nuovi presidenti e i consiglieri di amministrazione degli enti di ricerca. Un tempo record se si tiene conto della storica farraginosità delle pratiche amministrative italiane e della complessa (ma, alla luce dei risultati, positiva) procedura di selezione applicata per la prima volta. Se qualcuno però pensava che, fatti i presidenti, gli enti avrebbero ripreso a lavorare con maggiore lena e capacità operativa non aveva fatto i conti con i direttori generali.
Eh già, perché adesso i vertici degli enti rinnovati pretendono di avere organi esecutivi di loro assoluta fiducia. Chiamatelo spoil-system o turnover, la sostanza non cambia: il grande balletto delle nomine dei dg è già cominciato sull’intero scacchiere della ricerca italiana e il prevedibile cambio di governo non ha fatto che accelerare la musica, dal tradizionale andamento lento di queste mediazioni all’allegro con brio prima del rompete le righe… (continua a leggere su romacapitale.net)