Di Guidobaldo Sestini
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Enrico Decleva |
Quattro milioni di fondi privati, per contratti di ricerca a termine, rimandati al mittente per non dover gestire, fra tre anni, eventuali richieste di stabilizzazione. La storia che ricorda certe pièce di Eugene Ionesco, il padre del teatro dell’assurdo, viene dalla Statale di Milano, peraltro una delle migliori università italiane.
Nei giorni scorsi il senato accademico di via Festa del Perdono ha infatti deliberato di non accettare i fondi arrivati da banche ed enti privati a favore di vari dipartimenti di Medicina, per 40 assegni di ricerca a favore di altrettanti giovani ricercatori. Motivo: in capo a tre anni, non essendoci prospettiva di rifinanziamento, i ricercatori sarebbero stati rimandati a casa… (continua a leggere su Italia Oggi)