di Luciano Modica
Caro ministro Profumo, l’università italiana vive da dieci anni una situazione sempre più difficile. Lei ne è una figura autorevole e non c’è quindi bisogno di illustrarle i dati oggettivi che sono reperibili in qualunque analisi internazionale indipendente: una cronica carenza di finanziamenti, soprattutto per le infrastrutture e per la ricerca; un carico contributivo sulle famiglie degli studenti tra i maggiori in Europa; un drastico ridimensionamento numerico del personale docente e tecnico. Sono tutti fattori che hanno indebolito l’azione e la capacità innovativa degli atenei italiani… (continua a leggere su Europa)