Annunciati al CERN di Ginevra i dati degli esperimenti ATLAS e CMS: la massa della “particella di Dio” sarebbe di 126 GeV, ma il livello di confidenza della misurazione non è ancora al livello sufficiente per avere la certezza. Una conferma a metà per il modello standard: il valore è compatibile con altre teorie più esotiche (red)
126 GeV: sarebbe questa la massa del bosone di Higgs misurata dai responsabili degli esperimenti ATLAS e CMS dell’acceleratore Large Hadron Collider (LHC) presso il CERN di Ginevra. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che come sottolinea Fabiola Gianotti, responsabile di ATLAS, l’accuratezza delle misurazioni non è ancora sufficiente ad annunciare la scoperta della particella… (continua a leggere su Le Scienze)
Pagina di semplice comprensione a cura di ATLAS: http://web.infn.it/atlas/index.php/component/content/article/146-higgsdic2012
(AGI) – Ginevra, 13 dic. – ”Questo risultato, certamente significativo anche se non definitivo, e’ stato conseguito da esperimenti guidati da italiani che al pari di quelli che dirigono tutti gli altri esperimenti di LHC vengono dalla grande fucina dell’INFN, dalla scuola italiana di fisica”. Lo ha detto Fernando Ferroni, presidente dell INFN, commentando il lavoro delle collaborazioni ATLAS e CMS presentato oggi al Cern di Ginevra. ”E’ la dimostrazione che, in questa disciplina, siamo in grado di competere ad altissimo livello nel mondo attraverso professionisti stimati in ambito internazionale e chiamati a dirigere le ricerche di punta della fisica contemporanea. Il 20 dicembre avremo la fortuna di poter far incontrare con il pubblico di Milano, i cinque coordinatori degli esperimenti di LHC, tutti italiani, assieme al direttore della ricerca scientifica del CERN, anche lui ex vicepresidente dell’INFN”, ha concluso. (AGI)