di Guido Barbujani, Maurizio Gatti e Patrizio Dimitri
Il due recenti bandi del Miur per il finanziamento della ricerca scientifica (il Prin e il Firb-giovani) presentano sostanziali novità rispetto a quelli precedenti. Tuttavia, malgrado le modifiche al Prin (che il 12 gennaio scorso è stato variato rispetto al testo del 27 dicembre), tali novità rischiano di soffocare la ricerca biologica di base, e in particolare quella più originale e innovativa. Nel bando Prin 2010-2011 è stato introdotto un vincolo che definisce un numero minimo di unità per ogni progetto; inizialmente era di 5 unità per tutte le aree disciplinari, poi è stato ridotto a 2 per molte aree, ma non per altre tra cui quelle biologica e medica. Non capiamo il perché. Sarebbe come dire che d’ora in poi in Italia tutti i musicisti devono suonare solo in orchestre… (continua a leggere su Il Sole 24 Ore)