C’ è un altro passo avanti nella caccia alla «particella di Dio» o bosone di Higgs, come lo chiamano gli scienziati. Domani su Physics Letters appariranno gli articoli di Fabiola Gianotti e Guido Tonelli responsabili degli esperimenti Cms e Atlas in cui si descrive nei dettagli l’ impronta raccolta nei mesi scorsi con il superacceleratore Lhc del Cern; e anche qualcosa di più. «Dopo la presentazione di dicembre abbiamo lavorato ancora molto sui dati disponibili – precisa Guido Tonelli – e tutto è diventato più concreto. Abbiamo perfezionato l’ identikit con cui il bosone si è rivelato nei diagrammi e il suo peso è ora definito intorno a 124 GeV. Inoltre, anche l’ errore possibile è stato ulteriormente ridotto. Insomma, i segnali sono più chiari e i dubbi, se qualcuno li aveva, sono calati notevolmente». Da oggi e per l’ intera settimana i fisici coinvolti nelle ricerche sono riuniti a Chamonix, in Svizzera, per decidere la nuova fase di indagini… (continua a leggere su corriere.it)
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