Il Cabibbo-lab, il consorzio tra INFN e Università di Tor Vergata, persegue un obiettivo scientifico molto ambizioso: realizzare un acceleratore dalle prestazioni mai viste (pari a cento volte, in termini di particelle e quindi “eventi” interessanti, quelle della macchina americana di Stanford o di quella giapponese di KEK), realizzando una sinergia – come abbiamo letto di recente – con la comunità di fisici che realizzano sorgenti molto intense di radiazione (free electron laser). Un progetto importante, con importanti ricadute tecnologiche, previsto dal Piano Nazionale della Ricerca (etichettato come progetto “bandiera”) e finanziato, quindi, con la quota dell’8% del fondo degli Enti di ricerca, in attesa che arrivi il contributo del CIPE e del Ministero dell’Economia e Finanze.
E che crea nuovi posti di lavoro… E’ di questi giorni l’annuncio di 17 posizioni per tecnici, tecnologi e ricercatori per la progettazione e costruzione dell’acceleratore.
Tutto bene, quindi? Sì, se non fosse per alcuni dettagli su una questione, di questi tempi evidentemente trascurabile, come la trasparenza, ricordando che il finanziamento al Consorzio è al 100% denaro pubblico (proveniente dal capitolo Ricerca): dov’è lo Statuto del Consorzio? Quali sono i dettagli della sua governance? Dove sono i curriculum vitae dei suoi dirigenti? Quale contratto di lavoro verrà applicato ai nuovi assunti? (Non certo quello del comparto Ricerca, che non prevede certo inquadramenti come “ricercatore livello iniziale” o “tecnico livello di esperto”).
Il nuovo sito web, http://www.cabibbolab.it, è molto bello, tutte queste informazioni troveranno presto, speriamo, uno spazio adeguato.
I livelli stipendiali sono stati illustrati nella presentazione del Direttivo INFN del 27 gennaio, in cui il DG cita il regolamento “aziendale”, allora in corso di predisposizione: http://www.presid.infn.it/relcd/20120127petronzio.pdf
obiettivo si scrive con una b sola (slide 19)
Veramente si può scrivere in tutti e due i modi
Sugli articoli c’e’ chi ci mette la faccia, chi ci mette la firma e chi ci mette i … berretti!
bravo sergio! sono solo degli ipocriti che non vogliono la fusione fredda