Parte delle risorse del prestigioso centro Inrim di Torino dirottati sulla tecnica simile alla “fusione fredda”. Che per gli esperti è una bufala, ma gode del sostegno di Berlusconi, Scajola e molti ex An. Lo strano profilo scientifico di Fabio Cardone, responsabile del progetto, tra invocazioni della Divina provvidenza e contatti con l’ufologo Duper
Viaggia su internet un appello di seicento scienziati italiani indirizzato al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Oggetto della petizione online è la fantomatica ricerca sul piezonucleare: sogno del nucleare pulito o clamorosa bufala? I sottoscrittori sposano la seconda ipotesi. Parlano di errore o, peggio, del rischio di una frode. Chiedono al Miur che non si getti “discredito sull’intero sistema della ricerca” finanziando progetti privi “di alcun fondamento scientifico”… (continua a leggere su Il Fatto Quotidiano)
Caro Dott. Guglielmi,
rispondo volentieri alla sua lettera aperta, che mi dà occasione di puntualizzare alcuni aspetti delle mie ricerche e soprattutto delle polemiche lette in questi giorni sul web e su alcuni giornali italiani. Purtroppo non sono stati in molti, come ha fatto lei, a chiedere di ascoltare anche la mia voce, quale parte in causa della vicenda, e ho notato come spesso la questione piezonucleare sia stata trattata in modo unilaterale (citando me e il mio lavoro, ma senza che mi fosse richiesto di intervenire per poter replicare).
Il punto essenziale che voglio sottolineare è che siamo di fronte a quattro prove convergenti del fenomeno (fissione piezonucleare): emissione di neutroni sia da frattura fragile sia da terremoti, trasmutazione degli stessi elementi chimici sia nei campioni di laboratorio sia nella crosta terrestre.
I risultati sperimentali cui sono giunto sono assolutamente ripetibili e sono relativi non solo alle emissioni di neutroni generate per compressione di campioni di solidi e liquidi, ma soprattutto ai bilanci tra le masse degli elementi coinvolti che tornano perfettamente. Esse, oltretutto, spiegherebbero una serie di fenomeni tuttora non chiariti dalla scienza. I misteri del nostro pianeta, dalla diminuzione di alcuni elementi chimici (ferro, nichel, calcio, magnesio) all’aumento di altri (alluminio, silicio, sodio, potassio), sino alla formazione degli oceani e all’inquinamento da carbonio, potrebbero trovare una giustificazione unitaria. Per non parlare poi delle emissioni neutroniche generate dai terremoti, scoperte recentemente e tuttora inspiegate.
Per quanto riguarda la sua prima domanda (Può per cortesia indicare quali articoli, regolarmente soggetti a revisione di pari e pubblicati da gruppi indipendenti dal Suo, hanno confermato il fenomeno piezonucleare?), le rispondo che ad oggi non ci sono studi indipendenti rispetto a quelli pubblicati da me in collaborazione con altri, che invito tutti coloro che sono nello stesso campo a replicare.
Per quanto riguarda il commento pubblicato su arxiv da alcuni ricercatori dell’INRIM, questo mostra malauguratamente due gravi errori concettuali. Uno attiene a questioni di geologia, l’altro riguarda addirittura la statistica. Abbiamo tutte le registrazioni e verranno pubblicate sullo stesso sito al più presto, in modo da controbattere punto per punto al commento di cui sopra.
2) È in grado di controbattere puntualmente ed esaustivamente alle accuse di manipolazione dei dati sperimentali che Le sono state rivolte? Può spiegare perché cita lavori che sono stati screditati dalla comunità scientifica?
La parola “manipolazione” è stata usata dai miei detrattori soltanto per affermare che loro stessi non manipolavano i miei dati. Ma, a parte questo, come si può parlare di manipolazione quando i risultati sono stati ottenuti da team diversi e da specialisti (chimici, fisici e geologi) di grande esperienza e serietà. Oltretutto, i risultati delle microanalisi sono migliaia e tutti inequivocabili: succede qualcosa di strano e inaspettato. Il discredito di certi lavori penso che sia relativo, e addirittura strumentale per altri fini, come si dimostra anche nel mio stesso caso.
3) Lei crede che sia eticamente corretto ottenere fondi di ricerca trattando direttamente con uomini politici e senza alcun controllo da parte di terzi esperti, riuniti in una commissione di peer reviewing chiaramente identificata e responsabile di fronte all’opinione pubblica?
Come dimostra la mia carriera, non ho mai cercato scorciatoie politiche o d’altro genere per pubblicare o condurre ricerche. Le mie eventuali simpatie politiche per una o l’altra parte o le idee religiose, che lei cita, sono d’accordo sul fatto che siano questioni che devono stare fuori dalla ricerca scientifica, che si basa su verificabilità sperimentale e presentazione dei risultati di fronte alla comunità dei pari. Personalmente non ho chiesto finanziamenti né fondi a nessun politico, né ne ho ricevuti. Ho deciso di inserire tali ricerche nel programma di vision dell’ente che presiedo, l’INRIM, non come tentativo di eludere le normali procedure di finanziamento, ma per dare un mio contributo all’ente stesso. Come spero sia chiaro dalle mie parole, ho buoni motivi per credere fermamente nella realtà dei fenomeni piezonucleari, che non hanno a che fare, come ho visto scritto, tanto con la produzione di energia (che potrà forse essere un’applicazione, ma è tutto da verificare e comunque per ora la questione è di marginale importanza per le mie ricerche), quanto con la misurazione di emissioni di particelle e di pesi atomici. Quindi l’INRIM è la sede ideale per poter misurare con precisione tali fenomeni e verificare la correttezza degli esperimenti condotti in questi anni. Qui ci sono le competenze e i mezzi (laboratori, strumenti) per farlo. Sono conscio che lo studio degli eventuali modelli interpretativi e delle eventuali applicazioni non rientrino nei compiti istituzionali dell’INRIM.
La mia stessa nomina a Presidente dell’INRIM, aggiungo, pur se è stata fatta da un Ministro, Maria Stella Gelmini, che era espressione di un partito, si giustifica ampiamente con il lavoro fatto in questi anni (considerando il mio curriculum e il fatto che sono il docente del Politecnico di Torino con l’indice di pubblicazione più elevato, h-index=32), e senza aderenze politiche di alcun genere.
4) Può spiegarci nel dettaglio e quantificare le risorse di cui ha bisogno per proseguire le Sue ricerche? Può spiegare perché non utilizza i canali competitivi e tradizionali di finanziamento della ricerca?
Innanzitutto, per quanto riguarda i finanziamenti, il gruppo di ricerca del Politecnico di Torino, da me coordinato, ha speso negli ultimi quattro anni solo somme relativamente modeste poiché non è mai esistito un programma ufficiale dedicato al Piezonucleare (50.000 euro circa in 4 anni). All’INRIM, invece, dove ho cominciato a collaborare con qualche ricercatore interessato dal Settembre 2011, non si è speso sinora nemmeno un euro. È vero che il Consiglio di Amministrazione ha chiesto (all’unanimità) al Ministero un finanziamento specifico di 500.000 euro per tre anni, comprendendo comunque anche le ricerche sulle emissioni acustiche ed elettromagnetiche. Non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Alcuni dirigenti di ricerca dell’Ente hanno mostrato delle preoccupazioni ingiustificate, vista soprattutto la sostanziale assenza di implicazioni per i loro finanziamenti. Ovviamente è tutto certificabile da documenti ufficiali.
Infine, in merito all’ultima domanda [nrd. Pensa che ci sia un complotto contro di Lei che Le impedisce la via della ricerca normale?] , le rispondo che no, non credo nella teoria dei complotti, e anzi, da 4 anni a questa parte con alcuni collaboratori del Politecnico stiamo portando avanti una ricerca “normale”, che non ha avuto l’ausilio di particolari fondi. Spesso – mi è capitato di pensare nel corso della mia vita – le idee migliori, o, almeno, foriere di spunti originali per la ricerca, mi sono venute proprio quando non avevo a disposizione budget stellari, ma anzi potevo contare su pochi mezzi.
Chiudo con una nota di speranza: convinto come sono, sinceramente, che le reazioni piezonucleari siano un fatto reale, auspico che molti laboratori, in Italia, ma non solo, vogliano replicare gli esperimenti fatti da me e dai miei collaboratori. Sono pronto a discutere di risultati scientifici e di dati in qualsiasi momento, e a mettere a confronto le conclusioni ottenute. Le polemiche, invece, preferisco lasciarle ad altri.
Cordiali saluti,
Alberto Carpinteri
Carpintenti mente quanto fa intendere che non ci siano state repliche dei loro esperimenti. Sia quello sullo speed-up del decadimento del torio sia quello della frantumazione delle rocce sono stati replicati senza trovare nulla. In più’ non tutti sanno che nel 2009 fu presentata una proposta in gruppo V per ripetere gli esperimenti di Cardone sulla piezofusione liquida. I referee giudicarono inconsistenti i risultati già’ pubblicati e la proposta non fu approvata.
Invito tutti i colleghi a farsi un idea della teoria e della accuratezza sperimentale usata dal gruppo di Cardone e Carpinteri e se lo ritengano intervenire pubblicamente.
Alcuni di questi “articoli” portano anche l’affiliazione INFN e francamente comincio ad essere un tantino seccato.
Visto che Salina accusa Carpinteri di mentire ci dica lui quali sono state le repliche ai suoi esperimenti, con i riferimenti bibliografici, in modo che possiamo prenderne visione e fare un confronto obbiettivo…
Certamente l’accuratezza dell’esperimento di C&C lascia alquanto a desiderare, ma cio’ non vuol dire che non possa esserci qualcosa di reale, per cui trovo piu’ che giustificato che la sperimentazione proceda, come dovrebbe essere per tutta quella vasta gamma di fenomeni denominati collettivamente LENR, anche per arrivare a dire una parola definitiva in materia…
Forse si potrebbe fare con qualche milione di euro, comunque ben poca cosa rispetto ai 6-700 Meuro che si vorrebbero investire in progetti faraonici, scientificamente infondati e (quelli si’) assolutamente inutili, che l’INFN ha dovuto subire senza il minimo dibattito scientifico interno, altro che commissione V!
Per cui, un consiglio: se vuoi seccarti, seccati per ben altre cose che accadono in ambito INFN, non per l’affiliazione di qualche articolo di C&C
S. Bartalucci LNF
1) Remarks on “Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids”. Physics Letters A 374 (2010) 3957–3959
2)”Measurement of the thorium-228 activity in solutions cavitated by ultrasonic sound” Physics Letters A 374 (2010) 701–703
E poi, per cortesia, prima di consigliarmi cerca di conoscere qual’e’ stata e qual’e’ la mia personale posizione sul progetto di cui parli.
Prima di dare consigli inutili e’ sempre meglio informarsi ….
Si evita di sprecare tempo
Gaetano Salina
Anche questo:
Comment on “Piezonucleardecay of thorium” [Phys. Lett. A 373 (2009) 1956] Physics Letters A 373(2009), 3795–3796
E per prevenire una tua obiezione, ti faccio notare che mentre il 2) e’ veramente una replica indipendente dell’esperimento sullo speed-up del decadimento del torio, gli altri sono un’analisi abbastanza accurata dei due esperimenti, delle misure e dell’ analisi dati.
Articolo e repliche sono del fine 2009 cioè’ circa due anni fa. In questi due anni C&C invece di farsi carico di replicare i loro esperimenti tenendo conto delle critiche e cercando di affinare statistica e metodo di analisi hanno proseguito a fare esperimenti che puntualmente generano dubbi e obiezioni nella metodologia usata esattamente come nel 2009.
Grazie, ma gli articoli in questione li conoscevo già da tempo, e l’unico sperimentale riguarda solo una parte del lavoro di C&C, quello di Cardone da solo, in cui Carpinteri non ha parte (perchè allora dici che mente?).
Che certamente i due debbano presentare un programma sperimentale serio l’ho già detto, e sono totalmente d’accordo con te, ma occorre dare loro anche i mezzi per farlo, e direi anche aiutarli a farlo secondo la metodologia scientifica attuale e non stroncarli ab initio con appelli che denotano solo faziosità e miopia intellettuale.
Scusa se non sapevo che fossi un detrattore della SuperB (abbi pazienza, non sei così famoso che tutti debbano necessariamente conoscere la tua opinione), di certo però appelli in giro per l’INFN non ne ho visti circolare, nè pubbliche prese di posizione, a parte quelle, scontate, del nostro ex-Direttore.
Cordialmente
Lezioni di stile le tue ….
confrontabili a quelle di metodo.
Salve!
Mi piacerebbe sapere dove sono tutti i 600 fisici firmatari della petizione anti piezonucleare: sono tutti realmente scenziati di fama o magari sono dei neulaureati che di piezonucleare ne sanno quanto me ed hanno tanto tempo da perdere!.
Nella lista dei firmatari esistono infatti laureati in filologia, letteratura, filosofia, scienze giuridiche, scienze dell’antichità e storia, scienza della salute, insegnanti in pensione, scienze farmaceutiche, beni culturali, scienze della vita, firmatari in sezioni non specificate, universitari generici etc.
Per scienziati intendo fisici che nel loro campo hanno lavorato per anni ed hanno alle spalle pubblicazioni e brevetti come il prof. Aberto Carpinteri (prego vedere il Curriculum vitae http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:http://staff.polito.it/alberto.carpinteri/cv/cvi.pdf)
ed il Dr. Fabio Cardone vedi curriculum vitae : (http://cardonefabio.awardspace.com/).
Non mi sembrano curriculum vitae incerti o di poco conto!
Con personaggi di tale calibro, mi sembra strano che si giochino la loro notevole carriera con una buffala: evidentemente hanno trovato quacosa di scientificamente interessante, questa è solo una mia deduzione, ovviamente sopra ogni considerazione conta la verifica scientica delle loro esperienze, la ripetibilità del fenomeno, ma parlare di buffala tout cort mi sembra assai ingeneroso.
Non vorrei che sotto, sotto, le motivazioni per tale accanimento non fossero solo di carattere scientifico.
Cordialmente
Gillana Giancarlo
Il punto non è il curriculum… ma le prove scientifiche di quanto si afferma. Anche Frank Tipler è stato un grandissimo fisico, ma alla fine della sua carriera ha poi scritto un libro che dimostra (secondo lui) con la fisica l’immortalità dell’anima.
Direi che il Sig. Gillana ha centrato, con la sua ultima frase, la vera natura del problema. In particolare ha destato estrema preoccupazione in certi settori scientifico-politici, fino a spingerli ad organizzare l’appello (o meglio la levata di scudi), il fatto che si sia dato spazio al piezonucleare e ai fenomeni di ‘fusione fredda’ in un convegno di alto livello, quello del 4 maggio a Torino, http://theatomunexplored.com
alla presenza di notissimi esperti del mondo accademico ed industriale italiano. Io stesso ho potuto sentire un illustre professore ed ex-parlamentare romano scagliarsi con incredibile veemenza contro Cardone e Carpinteri durante la giornata di studio dell’Associazione Italiana nucleare del 10 maggio scorso, denunciando chissà quali terribili minacce pendenti sulla scienza italiana.
La teoria del ‘gomblotto’…
Eh no, questi sono fatti, altro che teorie!
Certo, come i neutroni, le trasmutazioni, e-cat, athanator…
Sergio b
Lasciamo un po da parte la piezo e concentriamoci su un altro aspetto molto più’ astratto:
The shadow of light: evidences of photon behaviour contradicting known electrodynamics.
Vedi http://arxiv.org/abs/0710.4873
La QED e’ la teoria con il miglior accordo con i dati sperimentali che abbiamo. Il g-2 dell’elettrone e’ calcolato con un accordo con la misura sperimentale alla 12 cifra decimale.
Se la loro (cardine et al) teoria fosse esatta l’effeto dell’ombra dovrebbe essere piccolissimo.
Nel preprint linkato un esperimento sull’effetto da loro ipotizzato.
Un unico commento: apprezzate la raffinatezza dell’esperimento e dell’analisi dati.
INFN: perchè non ci metti anche il neutrino superluminale o la materia oscura al Gran Sasso (DAMA), e fra un po’ fors’anche il bosone di Higgs (o la NP sulla SuperB)?
SALINA: grazie perchè non sapevo che Cardone avesse così tanti articoli su riviste referate come Phys. Lett. e Int. J.M.P. anche su argomenti diversi dal piezonucleare. Non ho tempo per un’occhiata più approfondita, ma qui i casi sono due: o i reviewers hanno chiuso un occhio, oppure quegli articoli non sono poi tanto peggio della media che viene pubblicata in quelle riviste, quindi… se volevi screditare il personaggio in questione direi che ti sei dato la zappa sui piedi da solo
Sergio Bartalucci, offendi la tua qualifica di ricercatore dell’INFN quando paragoni delle emerite buffonate a programmi di ricerca di cui, probabilmente, fai fatica anche a comprendere le motivazioni e le tecniche.
ENERGIA: ALLA CAMERA FAREAMBIENTE FA IL PUNTO SUL NUCLEARE IN ITALIA:
http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120613-energia-alla-camera-fareambiente-fa-il-punto-sul-nucleare-in-italia
date retta all’esperto
sergio b.
Ho una certa difficolta’ a capire i tuoi processi logici.
Sicuramente e’ un mio problema .
Walter, ho 30 anni di esperienza nell’INFN e più di 100 pubblicazioni….Come ti permetti, sciocco presuntuoso ?
Come direbbe il poeta, ‘chi fuor li maggior tui’?
Salina: sono totalmente d’accordo con te. Per fortuna altri li capiscono.
Richiamo tutti al rispetto reciproco e a un linguaggio più consono.
Gia’ , questo e’ il bello di questo mondo …..
infatti hai ragione infn. certe cose si commentano da sole e tutti sono in grado di giudicarle:
http://inspirehep.net/search?ln=en&p=find+a+bartalucci%2C+s&of=hb&action_search=Search