Di trasparenza non c’è n’è mai troppa, e chiaramente questo è tanto più vero quando si parla di Pubbliche Amministrazioni. Posto, quindi, che è opera non solo legittima ma anzi meritoria quella di chiedere che si faccia di più in materia, è forse ingeneroso dire che l’INFN veste la “maglia nera” come pratiche di trasparenza tra gli EPR (come poteva sembrare prima di aver sistemato un problema tecnico legato alla verifica automatica delle informazioni presenti sul sito).
Se infatti utilizziamo la “Bussola” della trasparenza approntata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per verificare la rispondenza alle linee guida del sito istituzionale dell’INFN possiamo notare due cose:
- che il “voto” complessivo è pari a 21/42 indicatori (ben diverso dallo zero tondo)
- e che in ogni caso lo strumento non sembra considerare – al momento – le specificità degli Enti Pubblici di Ricerca. Alcuni indicatori – infatti – sono legati a qualità e costo dei servizi, all’URP e altre caratteristiche tipiche di uffici pubblici che offrono servizi diretti al cittadino, e non possono trovare applicazione in Enti che invece si occupano di ricerca e innovazione tecnologica.
Certo è innegabile come uno strumento di questo tipo – pur affinabile e naturalmente non usato in modo strumentale – rappresenti un utile promemoria e stimolo al miglioramento.
Link utile: http://www.infn.it/trasparenza
ma allora le “faccine” di Brunetta esistono davvero!? O patria mia […] Chi la ridusse a tale?
C
Quanto riferito dal Foglietto della Ricerca è esattamente ciò che fino a ieri appariva sul sito del Governo.
Sarebbe giusto precisare che eventuali problemi tecnici sono ascrivibili ad altri e non certamente all’articolista, che è stato corretto e si è preventivamente documentato.
Quanto sopra, per la precisione.
Segreteria nazionale Usi-Ricerca
Mi aspetto, per la precisione, una rettifica sull’informazione non più aggiornata (per problemi tecnici non ascrivibili, ecc.), che continua a comparire nell’articolo. Grazie