E’ molto triste constatare come, alla vigilia dell’annuncio (in diretta dal CERN di Ginevra) di una delle scoperte scientifiche più importanti degli ultimi 50 anni, con una forte impronta italiana e in particolare INFN, dalla spending review provenga l’ennesima minaccia per gli Enti di Ricerca italiani:
Fonte: AGI
Spending Review: bozza, riorganizzati Cnr, Infn e Ingv
19:47 03 LUG 2012(AGI) – Roma, 3 lug. – Riorganizzati il Cnr, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Lo stabilisce una bozza del dl sulla spending review, di cui l’Agi e’ in possesso. Sono soppressi dall’entrata in vigore del decreto sulla spending review l’Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l’Istituto italiano di studi germanici e l’Istituto nazionale di alta matematica sono soppressi e i relativi organi statutari decadono. Sopresso anche l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale,l’Istituto nazionale di astrofisica e il Museo storico della fisica e centro di studi e ricerche “Enrico Fermi”. (AGI)
Ovviamente l’IIT, caro a Vittorio Grilli, non sembra essere nemmeno sfiorato dalla spending review.
Tecnicamente l’IIT non è un ente di ricerca in senso stretto: è una fondazione di diritto privato (finanziata dallo Stato, si capisce) e non è vigilata dal MIUR. Già questo basterebbe a renderlo un istituto peculiare.
Scusate ma questa “riorganizzazione” che cosa significa in pratica?
Direi che sparirebbero tutti gli Enti di ricerca tranne 3: CNR, INFN e INGV, che -penso di aver capito- assorbirebbero almeno in parte funzioni e personale degli Enti soppressi.