Spending review, tagli all’Infn “Dopo il bosone, ci distruggono”

Amara sorpresa dopo il successo a Ginevra ed i complimenti di Napolitano. L’allegato 3 al decreto, già in vigore, riduce la dotazione all’Istituto nazionale di fisica nucleare del 3,78 per cento nel 2012 e del 10 per cento nel 2013. Altri enti colpiti in modo minore

Spending review, tagli all'Infn "Dopo il bosone, ci distruggono"

L’annuncio al Cern della scoperta del bosone di Higgs (ansa)

ROMA – Prima i complimenti di Giorgio Napolitano, per la scoperta del bosone di Higgs 1 che “ha dato lustro all’Italia e onora il prestigio della scuola di fisica italiana che ci ha reso famosi nel mondo“. Poi, il risveglio amaro: a sorpresa l’Infn, Istituto che raggruppa i fisici italiani – il cui contributo è stato fondamentale per l’individuazione dell’ultima particella elementare che ancora sfuggiva all’osservazione – si vede ridurre pesantemente i fondi dal governo, vittima della spending review. L’allegato 3 che correda la versione definitiva del decreto in vigore da oggi lascia pochi dubbi: la punta di eccellenza della ricerca italiana si vede ridurre le dotazioni del 3,78 per cento quest’anno (-9.1 milioni di euro) percentuale che sale al 10 per cento nel 2013 e nel 2014, con una riduzione di 24,3 milioni di euro.

Un accanimento che sembra quasi mirato nei confronti dell’istituto che si è appena guadagnato il plauso internazionale con un successo che ha coronato anni di ricerca al altissimo livello. Parallelamente, infatti, altri grandi enti sono colpiti meno: per il Cnr, il maggior ente pubblico di ricerca italiano i tagli per il 2012 sono del 1,23 per cento e del 3,28 per cento nel 2013. L’Agenzia spaziale italiana vede i suoi fondi ridotti dello 0,21 per cento per l’anno in corso e dello 0,56 per il prossimo anno. L’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia affronta un taglio dell’1,31 per cento nel 2012 e del e 3,59 nel 2013. L’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica passa da un meno 0,48 per cento del 2012 all’1,29 del 2013.

Appena finito di celebrare il ruolo avuto dalla fisica italiana e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nella scoperta del bosone di Higgs abbiamo ricevuto il premio. Un taglio del 10 per cento del personale tecnico e amministrativo e un taglio di bilancio che ci impedirà di continuare a essere protagonisti nel contesto internazionale“, commenta amareggiato il presidente dell’Infn Fernando Ferroni.

L’ente e’ ovviamente disponibile ai sacrifici necessari per il risanamento del paese ma rimane stupefatto dalla logica di un taglio che e’ il maggiore tra tutti quelli applicati agli enti di ricerca e fatto senza alcuna consultazione“. Con conseguenze non difficili da prevedere: “Distruggere l’eccellenza“, conclude, “è semplice e lo si può fare con un decreto, ricrearla sarà un lavoro di molte generazioni“.

Calano i fondi anche per l’Inaf: per l’Istituto nazionale di astrofisica, il taglio previsto nell’allegato 3 dal decreto Spending review per il 2012 è di 389mila e di oltre 1 milione di euro nel 2013, pari all’1,2% dei suoi fondi statali. E, infine, per il Consorzio Area di Trieste (-740mila euro nel 2012 e -1,9 mln nel 2013), per l’istituto di Alta Matematica (-40mila euro in 2012 e -128mila in 2013), per l’Istituto di ricerca metrologica Inrim (-330mila euro nel 2012 e -880mila nel 2013), per l’Invalsi (-10mila nel 2012 e -29mila nel 2013), per il Museo storico della Fisica (-70mila euro nel 2012 e -189mila nel 2013), per la Stazione Geologica ‘Antonio Dohrn’ di Napoli (-251mila euro nel 2012 e -670mila euro nel 2013) e per l’Istituto di Italiano di Studi Germanici (-20mila euro nel 2012 e -55mila nel 2013).

(07 luglio 2012)

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