Sì, serve maturità

Come dice il Ministro, chi ha una responsabilità politica importante dovrebbe mostrare maturità.


Ricerca, Profumo: «Recuperiamo risorse»

Il ministro promette di rimediare ai tagli della spending review.

Francesco Profumo.(© LaPresse) Francesco Profumo.

Nell’ambito della spending review, il ministro per la Ricerca, Francesco Profumo, ha promesso ai centri di ricerca «il massimo impegno a recuperare una parte delle risorse che in questo momento sono state deviate su altre attività, ma dobbiamo rivedere i nostri modelli di gestione della ricerca del Paese. Nell’Ue, l’Italia perde 500 milioni l’anno, differenziale tra quanto investiamo (14,4%) e quanto riporteremo a casa (l’8,5%). Perdita che diventerà di 800-900 milioni con Horizon 2020», il nuovo sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca dal 2014 al 2020.

Il ministro ha tenuto a precisare che «in questo momento di grandissima difficoltà bisogna dimostrare di avere una capacità di competere e soprattutto di recuperare quelle risorse che il nostro Paese non ha».

SUL CASO INFN: «SERVE MATURITÀ». Profumo ha anche parlato nello specifico dell’ipotesi di dimissioni del presidente dell’Infn, Fernando Ferroni, dopo il taglio di 60 milioni di finanziamenti in tre anni deciso dalla spending review: «Il Paese, in un momento di difficoltà come questo, deve dimostrare maturità e lo devono dimostrare soprattutto coloro che hanno la leadership nella guida della ricerca».

Quindi «chi ha una responsabilità politica di un grande ente di qualità come l’Istituto nazionale di fisica nucleare, credo debba essere di stimolo per i suoi ricercatori per riuscire a dare tutto quello che sono capaci, soprattutto a livello internazionale».

Lunedì, 09 Luglio 2012

2 pensieri su “Sì, serve maturità

  1. Profumo dice:
    chi ha una responsabilità politica di un grande ente di qualità come l’Istituto nazionale di fisica nucleare, credo debba essere di stimolo per i suoi ricercatori per riuscire a dare tutto quello che sono capaci, soprattutto a livello internazionale.

    Ben detto ministro Profumo. Esattamente come lei ha fatto quando era rettore del politecnico di Torino.

    Difatti ad oggi il suo suo esimio collega (nonché’ Presidente dell’INRIM) Prof A. Carpenteri si prepara ad operare una profonda revisione di tutte le scienze a noi note.

    COMUNICATO STAMPA
    NUCLEARE PULITO: RICERCA A TORINO
    In occasione della giornata di studio “L’atomo inesplorato”, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica ha presentato una relazione dedicata alle reazioni piezonucleari, che potrebbero produrre in futuro energia senza emissione di radiazioni e senza scorie

    Torino, venerdì 4 maggio 2012

    Oggi al Politecnico di Torino durante la conferenza internazionale “L’atomo inesplorato. Il potenziale nascosto della ricerca d’avanguardia sulla tecnologia nucleare”, il Prof. Alberto Carpinteri, Ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Politecnico di Torino e Presidente dell’INRIM, ha presentato uno studio sulle reazioni piezonucleari, una delle ultime frontiere nello studio della produzione di energia nucleare pulita, che trovano applicazione anche in svariati altri ambiti, dalla previsione dei terremoti all’analisi delle condizioni che hanno permesso la vita sulla Terra.

    Le reazioni piezonucleari sono legate ai fenomeni di fissione, vale a dire di separazione, dei nuclei di elementi leggeri (con numero atomico pari o inferiore a quello del ferro), e producono energia senza emissione di raggi gamma e senza scorie radioattive. Scoperte grazie all’emissione dei neutroni che generano, sono indotte da onde di pressione, sia nei liquidi che nei solidi. Inoltre la loro presenza è testimoniata anche dalla diffusione di onde elettromagnetiche.

    Rilevare questo tipo di reazioni nel sottosuolo può essere indizio di movimenti che potrebbero causare fenomeni sismici e tellurici, prevedibili con un anticipo sino a 10 giorni, ma lo studio trova applicazioni anche nella spiegazione della quantità di carbonio presente nell’atmosfera, utile per valutare il livello di inquinamento, e nell’accelerazione del decadimento delle scorie radioattive. Se naturalmente, infatti, le scorie perdono la loro carica radioattiva, pericolosa per la salute dell’ambiente e dell’uomo, su tempi lunghissimi, milioni di anni, utilizzare ultrasuoni che hanno la stessa frequenza di vibrazione dei nuclei potrebbe accelerarne il decadimento (fenomeno verificato nei laboratori del CNR con un campione di torio). Lo stato attuale delle ricerche permette anche di ipotizzare l’utilizzo di questi elementi leggeri e non radioattivi per la produzione di energia pulita.

    Dopo i primi esperimenti sui liquidi condotti presso il CNR di Roma, l’INRIM, insieme con il Politecnico di Torino, ha portato avanti esperienze sui solidi, utilizzando rocce granitiche e basaltiche. Diverse tipologie di rivelatori hanno dimostrato la presenza di emissioni di neutroni, di vari ordini di grandezza superiori all’usuale (circa 10 volte nelle rocce granitiche e, da risultati conseguiti di recente, anche 1.000 volte in quelle basaltiche).

    Tali studi hanno permesso anche di rispondere ad alcuni quesiti legati alla nascita della vita sulla Terra. Per esempio, è stato dimostrato come le reazioni piezonucleari avvenute tra 3,8 e 2,5
    miliardi di anni fa, nel periodo di maggiore attività delle placche tettoniche, abbiano comportato la scissione degli atomi di alcuni elementi che si sono trasformati in altri più leggeri (come il ferro, numero atomico = 26, che si può dividere simmetricamente in due atomi di alluminio, numero atomico = 13). Diversi tra gli elementi chimici più abbondanti sono stati protagonisti di tale trasformazione, come per esempio una parte del magnesio che si è trasformata in carbonio (numero atomico del carbonio = 6, magnesio = 12) andando a formare le atmosfere dense di biossido di carbonio (CO2) e di metano (CH4) delle prime ere terrestri, mentre l’eccesso di calcio ha concorso alla formazione degli oceani, per i fenomeni di frattura delle rocce calcaree (il calcio, numero atomico = 20, si sarebbe scisso in due molecole d’acqua, H20; ognuna di tali molecole ha infatti un numero complessivo di protoni = 10). Così il cloruro di sodio, il sale più abbondante disciolto nell’acqua dei mari, sembra provenire dalla scissione del nichel (numero atomico = 28, mentre NaCl è composto da Sodio = 11 e Cloro = 17).

    A livello biologico le reazioni piezonucleari potrebbero spiegare anche il meccanismo che regola la cosiddetta pompa sodio‐potassio, necessaria per il controllo del volume cellulare e per la trasmissione dei segnali elettrici all’interno del corpo umano. In questo caso gli ioni di potassio e di sodio sarebbero soggetti a un passaggio attraverso la membrana, ma si verificherebbe anche una reazione tale per cui il potassio presente all’interno della cellula esce da essa rilasciando un atomo di ossigeno, mentre il sodio entra nella cellula e si trasforma in potassio fondendosi con lo stesso atomo di ossigeno (potassio, numero atomico = 19, sodio = 11, ossigeno = 8).

    L’intervento del Prof. Carpinteri ha avuto quindi un duplice obiettivo: evidenziare la presenza di solide prove sperimentali in favore delle reazioni piezonucleari, che potranno essere confermate da ulteriori studi indipendenti, e sostenere la possibilità di applicare queste reazioni in alcuni settori chiave sia della ricerca (geologia e biologia) sia della tecnica (previsione dei terremoti, accelerazione del decadimento delle scorie radioattive e, soprattutto, produzione di energia pulita e a basso costo).

  2. Qualcuno deve aver digerito male questo:

    https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dHZ4X1gzVHFOVGlQU0JmSHdCLXo3M1E6MQ

    Essendo il PoliTo coinvolto in tutto questo, avremmo disturbato il manovratore, per di piu` sbeffeggiandolo? Grave errore politico. Notare che il ministro considera il presidente di un ente di ricerca come investito di una “resposabilita` politica”.

    Per non parlare di un paio di altri errori. Il primo sarebbe ricordare che alcuni enti sono piu` attrezzati di altri per indagare fenomeni nucleari, il secondo usare l’arte del dubbio e alzare la mano per fare domande scientifiche. Il primo e` ideologico, sintomo di una mentalita` vecchia; chiunque oggi deve essere libero di competere per finanziamenti di ricerca di qualunque genere. Il secondo poi: inqualificabile.

    Ah, questi ragazzacci. Non sappiamo tenere la lingua a freno. La prossima volta ci comporteremo con maturita` ed eviteremo le sculacciate.

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