Nulla è perduto. Di certo non l’onore. E forse neanche il resto. Pur in un quadro di forte allarmismo c’è chi – sedendo su una seggiola dal forte significato simbolico, in rappresentanza ideale e non solo del “Sistema Trieste” – prova a invertire i pensieri dal polo negativo al polo positivo, come si trattasse di un esperimento di fisica.
«Secondo me, prima di parlare di rischi, dobbiamo continuare a parlare di possibilità. Abbiamo una rete formidabile di realtà scientifiche, in questa città. Sviluppiamola, sfruttiamola. È un baluardo, in questi tempi di crisi». Parola di Andrea Vacchi, nei panni di presidente della Fit, la Fondazione internazionale Trieste per il Progresso e la libertà delle scienze, di cui fanno parte, fra gli altri, i massimi esponenti di Università, Centro di fisica teorica, Collegio del Mondo unito, Area e Sincrotrone… (continua su Il Piccolo)