Roma, 21 ago. (Labitalia) – Nonostante la crisi economica, gli investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo, in Europa, continueranno a crescere a un tasso annuo del 4%. A dirlo è un sondaggio della Commissione europea condotto fra 187 aziende incluse nel quadro di valutazione del mercato interno (Eu Industrial R&D Investment Scoreboard). Le imprese europee, infatti, secondo il sondaggio ogni anno spendono in ricerca e sviluppo 45 miliardi di euro, circa il 40% della spesa per R&S dell’insieme delle imprese del quadro di valutazione.
A dare il ‘buon esempio’, per quantità di investimenti, restano le aziende specializzate in software e servizi informatici, la cui spesa per ricerca e sviluppo cresce in media dell’11% all’anno.
Dal sondaggio della Commissione europea emerge inoltre che molte aziende hanno messo in luce i fattori che favoriscono maggiormente la crescita del settore: incentivi fiscali, prestiti nazionali, il supporto finanziario dell’Ue e le partnership strategiche fra aziende pubbliche e private, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo. Ciò che le aziende del settore considerano imprescindibile e’ la collaborazione fra imprese, seguita dalla concessione e acquisizione in licenza di tecnologie e dalle convenzioni stipulate con gli istituti di alta formazione e gli enti di ricerca pubblici.
Il freno alla ricerca e all’innovazione industriale resta invece l’attuale sistema di brevetti, che rende difficile ottenere, per i tempi di svolgimento delle pratiche e per i costi elevati, la protezione delle proprietà intellettuali.
“Questo trend di crescita positivo per gli investimenti in ricerca e sviluppo è essenziale per la competitività europea e il nostro programma Horizon 2020 darà ulteriore impulso al settore” ha affermato Màire Geoghegan-Quinn, commissaria europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza.