Fonte: Università Tor Vergata
Il prestigioso riconoscimento nell’ edizione 2012 è stato assegnato al prof. Eugenio Coccia, docente ordinario di Fisica Generale presso l’Ateneo Roma Tor Vergata, per aver portato un contributo decisivo alla ricerca delle onde gravitazionali, settore di eccellenza della fisica italiana – Leggi tutto
di Luigi Vespasiani
Un nuovo riconoscimento per un docente di Tor Vergata. Sempre più numerosi i “premiati” dell’Ateneo romano, sia nel campo dell’insegnamento che della ricerca. Stavolta tocca a Eugenio Coccia, docente ordinario di Fisica Generale, fresco vincitore del Premio e Medaglia Giuseppe Occhialini 2012, uno dei premi più prestigiosi nell’ambito della Fisica, con la seguente motivazione: “per il suo fondamentale contributo alla realizzazione dei primi osservatori continui di onde gravitazionali tramite rivelatori criogenici e ultracriogenici, e per il suo ruolo nella comunità scientifica internazionale delle onde gravitazionali e nella più vasta comunità astroparticellare”. La cerimonia ufficiale della consegna del premio si terrà a Londra il 3 ottobre nel corso dell’Award Dinner dell’Institute of Physics (IoP) ma verrà già annunciato durante la Cerimonia di Inaugurazione del XCVIII Congresso della Società Italiana di Fisica (SIF) che si terrà lunedì 17 settembre alle ore 9:00, presso l’Aula Rossa del Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo dell’Università Federico II di Napoli.
“Considero questo premio un riconoscimento all’eccellenza che l’Italia rappresenta da molti anni nella ricerca delle onde gravitazionali. Questa ricerca è una delle sfide più difficili e affascinanti della fisica sperimentale contemporanea – dichiara Eugenio Coccia -, una sfida che dopo continui progressi ci apprestiamo a vincere con le nuove antenne gravitazionali in costruzione in Italia e negli Stati Uniti. Queste ci consentiranno di iniziare una nuova astronomia, quella gravitazionale. Comprenderemo meglio la natura ancora misteriosa della gravità e le caratteristiche di sorgenti cosmiche come le stelle di neutroni e i buchi neri”.
Il Premio e Medaglia Giuseppe Occhialini è stato congiuntamente istituito dalla Società Italiana di Fisica (SIF) e dall’Institute of Physics (IoP) del Regno Unito e Irlanda nel 2007, in occasione del centenario della nascita, con lo scopo di ricordare il grande scienziato, che operò in Inghilterra e Italia, nonché di rafforzare i legami tra le due Società. Il premio viene assegnato ad anni alterni dal Consiglio di una delle due Società – scelto nella lista presentata dal Consiglio dell’altra – ad un fisico operante principalmente in Italia (anni pari) o nel Regno Unito o in Irlanda (anni dispari), in riconoscimento di risultati rilevanti del suo lavoro di ricerca negli ultimi 10 anni.
Eugenio Coccia è professore ordinario di Fisica Generale all’Università di Roma “Tor Vergata”. Laureatosi a Roma nel gruppo di Edoardo Amaldi e Guido Pizzella, è stato Fellow al CERN e ha diretto esperimenti di ricerca delle onde gravitazionali sia al CERN che presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. E’ stato Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e Presidente della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione. É stato invitato a far parte di vari comitati scientifici internazionali, tra gli altri dall’OCSE, dalla National Academy of Sciences degli Stati Uniti e dal CERN. Attualmente è Direttore del Gran Sasso Science Institute dell’ INFN, Presidente del Comitato Internazionale delle Onde Gravitazionali e membro del Consiglio della Società Europea di Fisica.
Al professore Eugenio Coccia chiedo un parere sulle onde gravitazionali ed i neutrini.Questi hanno sicuramente la possibilità di muoversi nell’universo senza trovare ostacoli per la loro massa circa 30 volte inferiore alla massa dell’elettrone ,(dati ormai consolidati con l’LHC di ginevra) conosciamo la loro velocità simile a quella della luce.L’enorme quantità di queste onde che viaggiano nell’universo create da buchi neri,collassi gravitazionali e altro , penso possano produrre e credo che certamente lo fanno “MATERIA OSCURA”.
In seconda battuta,per interpretare l’espansione dell’universo, dove tra le masse l’attrazione gravitazionale dovrebbe provocare invece un rallentamento , la velocità sempre maggiore delle galassie non può diminuire a causa della forza inerziale delle varie masse, superiore a quella gravitazionale.