E’ tutta la sera che cerco di mettere insieme le idee e qualche parola di senso compiuto. Ma devo dire che la sentenza di condanna dei membri della Commissione grandi rischi per il terremoto dell’Aquila mi ha colpito più di quanto immaginassi: come membro della comunità scientifica, come italiano, e anche come essere umano vicino agli Aquilani e al loro dolore.
E allora le parole le rubo a Leonardo Tondelli, e sì… almeno un titolo esemplificativo del mio stato d’animo l’ho trovato: mi dimetto da mago.
Non prevedere un sisma è un omicidio?
23 ottobre 2012Leonardo
di Leonardo TondelliNel giugno scorso la Commissione Grandi Rischi – la stessa di cui si parla oggi a causa della controversa sentenza dell’Aquila – finì nell’occhio del ciclone per avere lasciato intendere, in un documento ufficiale, l’eventualità di un’altra forte scossa nella bassa emiliana…
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Apprezzo molto Leonardo Tondelli e – da aquilana – ho amato moltissimo il suo “La scossa”. Proprio per questo mi addolora leggere un post come questo che, pur nella sua lucidità, cede a un punto di vista errato, a partire da quel titolo “Non prevedere un sisma è un omicidio”. Scrivere una cosa del genere è leggerezza (se non addirittura malafede) perché è chiarissimo a chiunque sappia leggere che la Commissione non è stata condannata per non aver previsto il sisma – quante volte ancora bisognerà ripeterlo? – ma per non aver risposto al compito cui era chiamata: valutare i rischi a cui la città sarebbe andata incontro in caso di un sisma e fornire indicazioni, valutazioni e orientamenti utili alla popolazione. Al netto del fatto che, senza aver letto le motivazioni, ogni giudizio è parziale, sarebbe bene cominciare dallo smontare questo mito del “processo alla scienza” che secondo tanta stampa sarebbe stato portato avanti all’Aquila. Gli scienziati non devono avere timore di questa sentenza: devono aiutarci a capire, senza chinare il capo davanti a una politica che li vuole asserviti a quello che è “più opportuno dire”, che li sfrutta per i propri scopi di controllo e di consenso. Mi dilungo ancora un po’ per proporti un punto di vista diverso, che reputo interessante: http://tinyurl.com/8lyglzx. grazie.
sindromedisnoopy ha scritto: “…è chiarissimo a chiunque sappia leggere che la Commissione non è stata condannata per non aver previsto il sisma – quante volte ancora bisognerà ripeterlo? – ma per non aver risposto al compito cui era chiamata: valutare i rischi a cui la città sarebbe andata incontro in caso di un sisma e fornire indicazioni, valutazioni e orientamenti utili alla popolazione. ” Ma secondo te, se uno non risponde al compito di ….etc…..è giusto accusarlo di omicidio ?!?!? Tutt’al più potevano licenziarli.
E non ti scandalizza sapere che chi era responsabile della verifica sugli edifici che poi sono crollati (Pezzopane) l’abbia passata liscia? Tutti sapevano che L’Aquila era una zona sismica e i controlli avrebbero dovuti essere fatti. Ora la Commissione è diventato il capro espiatorio e come al solito i veri colpevoli la passano liscia. Anzi con incredibile faccia tosta la Pezzopane ha anche detto : “Giustizia è stata fatta!”
Che sia diventata il capro espiatorio non vuol dire che fosse innocente.
*** sono morte delle persone, e quelli hanno dichiarato il giorno prima che ci si poteva bere un bicchiere di vino sopra, mentendo sapendo di mentire.