Fonte: La Stampa
Fornero: che cosa fanno i 3-400 ricercatori Isfol?
Gli italiani pagano una task-force di almeno 300 persone che dovrebbero fare ricerca sul lavoro ma della loro attività non si vedono i” frutti”, denuncia la ministra del Welfare Elsa Fornero intervenuta ieri sera ad un incontro organizzato da Ingenere.it, webmagazine che tratta questioni economiche e sociali da un punto di vista di genere. Si discuteva di occupazione femminile giovanile davanti ad una platea di economisti e sindacalisti quando la ministra ha lanciato il suo attacco. Lo definisce “un centro di ricerca con molti ricercatori ed eguali problemi: molti di questi ricercatori sono stati in passato presi non sempre sulla base di criteri di merito”. Secondo la ministra si tratta di “una situazione non soddisfacente ma si può cambiare”. Ecco le cifre: “Sono 630 persone, molte di loro svolgono attività amministrative ma anche solo 3-400 ricercatori sul mercato del lavoro sono una task-force imponente”. E, aggiunge: “Io non vedo i frutti, quindi qualche problema c’è”.
di Flavia Amabile
Invece (purtroppo) i frutti della “ricercatrice” Fornero si vedono eccome: frutti avvelenati. Letali nella maggior parte dei casi.
La figlia della Fornero è diventata professore associato giovanissima e pare che il suo prof fosse allora in un Consiglio di Amministrazione di una importante fondazione bancaria insieme a sua madre (il mini-stro). Questo prof è lo stesso che era nella commissione di concorso a cui a partecipato Fornero figlia (Silvia Deaglio)? Chissà..lascio al lettore la ricerca della risposta..