Fonte: CNR
Intervento del presidente CNR Luigi Nicolais in occasione dell’audizione al Quirinale del Gruppo 2003 | |
Signor Presidente La ringrazio in nome di tutti i presenti per averci concesso l’onore e il privilegio di riceverci in Quirinale. Ognuno di noi aveva, e ha, esperienza diretta delle difficoltà e delle criticità del fare ricerca in Italia. Ci sembrò normale, quasi ovvio, che l’essere tra i ricercatori più citati al mondo dovesse tradursi in un impegno. Da subito convenimmo sull’opportunità di utilizzare quel riconoscimento, e la visibilità mediatica che ne derivava, come un pretesto, una leva per sensibilizzare l’intero Paese sul valore e l’importanza della ricerca scientifica. Fondammo l’Associazione Gruppo 2003 per la ricerca, in cui ciascuno di noi, pur provenendo da estrazioni e sensibilità culturali diverse, mise in comune visioni e proposte iniziando a condividerle con numeri sempre più alti di ricercatori e scienziati italiani. Raccogliemmo le idee in un Manifesto, un decalogo per la ricerca che, nel corso di questi anni, abbiamo sottoposto all’attenzione delle diverse forze politiche e delle più alte cariche istituzionali per accelerare un cambio di passo che restituisse valore, dignità e agibilità al fare ricerca in Italia. A distanza di dieci anni, sebbene alcuni piccoli risultati si siano ottenuti, lo spirito e gli obiettivi di quel documento restano ancora attuali, validi, cogenti. Tanto che, con parole e in forma diversa, sono stati posti come quesiti programmatici a tutti i movimenti e partiti adesso candidati alla guida del Paese. Siamo consapevoli delle criticità attuali, ma proprio per superarle abbiamo bisogno di più ricerca, più università, più scuola. Signor Presidente, come Ella stesso ha rilevato, “la ricerca è una priorità da far valere ancor più in tempi difficili come quelli attuali”. La ricerca, poi, è tra i pilastri fondativi per affermare una società equa, giusta, inclusiva, garante di opportunità. Soprattutto è il più efficace strumento per la ricostruzione nazionale: guarda lontano, attrae e mobilita i giovani, parla al mondo, ci rende protagonisti e partecipi del suo futuro. La ricerca scientifica è un bene prezioso. Un bene di tutti. Siamo fiduciosi, Signor Presidente, che la sua sensibilità e la sua attenzione amplificheranno questo nostro sentire e contribuiranno in modo significativo a dare concretezza ai nostri impegni e a quelli del futuro Governo. Di questo La ringraziamo. |