‘Io credo’, un dialogo tra scienza e fede
di SILVANA MAZZOCCHI
Foto di Annamaria Castellan
DIALOGO tra una scienziata atea e un prete laico fuori da ogni schema. Non stupisce che Io credo, il libro che raccoglie una settimana intera delle loro fertili conversazioni, uscito qualche settimana fa per Nuovadimensione, sia diventato in breve tempo un piccolo caso editoriale grazie soprattutto al passaparola…
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E’ mia opinione che le religioni debbano essere subalterne alla scienza!
a parte il fatto che “prete laico” non ha molto senso, essendo un prete qualcuno che è stato ordinato sacerdote e un laico uno che non lo è… ma comunque scienza e fede IMHO sono complementari, perchè si occupano di due ambiti totalmente diversi (fatte salvo qualche interferenza dei secoli passati). Perchè la scienza si occupa del corpo e la fede dello spirito quindi non sono in antitesi come qualche scienziato (Hack in primis, si sente come dire in “competizione” con la religione) vorrebbe… non si tratta di gareggiare o sconfiggere, ma semplicemente di accettare il fatto che la scienza si occupa di fatti dimostrabili e verificabili attraverso esperimenti o strumenti, mentre la religione si occupa di fatti non dimostrabili tutto qua
non c’è confilitto…