Posted by Paola Galimberti on 23 aprile 2013 at 10:02
Commento all’articolo di Giovanni Caprara apparso sul Sole24Ore del 14 aprile 2013
Sempre più spesso sentiamo parlare, anche sui giornali, di accesso aperto come modalità di comunicazione dei risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici. Ne parla la commissione europea per H2020, ne parla il Ministero per HIT2020, ne parlano enti finanziatori della ricerca (in Italia Telethon e Cariplo), ne ha parlato di recente il Presidente Obama che ha reso obbligatorio la pubblicazione ad accesso aperto della ricerca finanziata con fondi pubblici. Il principio è quello secondo cui la ricerca finanziata con fondi pubblici deve essere pubblicamente accessibile senza limitazioni se non il riconoscimento all’autore della paternità dell’opera. Da un lato esiste un problema di “giustificazione” pubblica dell’investimento pubblico, dall’altro si intende meglio contribuire allo sviluppo della scienza evitando la duplicazione di progetti e anche,certamente, individuando fra le ricerche accessibili quelle che, volontariamente o meno, hanno condotto a risultati sbagliati o falsati…
continua su ROARS
Just for the records l’articolo non è ne’ sul Sole 24 ore nè su Repubblica, come detto all’inizio su Roars, ma sul Corriere.
Grazie Leopoldo, ecco l’articolo: http://archiviostorico.corriere.it/2013/aprile/14/Ricerche_non_verificate_subito_Rete_co_0_20130414_6c66b948-a4c5-11e2-be29-80ed52cb4b6f.shtml