[Reblog]: Blitz animalista distrugge anni di ricerca su malattie neurologiche, ma salva cento topi e un coniglio

da Obliqua-mente di Gianluca Nicoletti

Blitz animalista distrugge  anni di ricerca su malattie neurologiche, ma salva cento topi e un coniglio

Stabulario da laboratorio 

La denuncia dei ricercatori di Neuroscienze del Cnr. Vanificato il loro lavoro  su  Parkinson,  Alzheimer, Sclerosi Multipla e malattie del sistema nervoso.
GIANLUCA NICOLETTI

Il Cnr denuncia i danni un blitz animalista. Sabato 20 aprile, mentre a Milano si svolgeva  un corteo nazionale contro la vivisezione,  cinque membri del gruppo “ferma Green Hill” sono entrati abusivamente nel Dipartimento di biotecnologie mediche e medicina traslazionale dell’Università degli Studi di Milano, sede in cui opera anche la sezione milanese dell’ Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche. 

I dimostranti hanno occupato lo stabulario, alcuni di loro si sono incatenati alle porte, per non far entrare polizia e personale di ricerca. Dopo una complicata “trattativa”, soprattutto per impedire che le persone si facessero male, è stato loro permesso di “mettere in salvo” un centinaio di topi e un coniglio. L’irruzione  è però costata alla ricerca un danno stimabile nell’ordine di delle centinaia di migliaia di euro.

Gli anti vivisezionisti  per protesta  hanno tolto i cartellini a tutte le gabbie, rendendo non più identificabili gli animali e di fatto mandando in fumo il lavoro di anni di ricerca scientifica e i finanziamenti relativi. Le ricerche erano state approvate dagli uffici competenti del Ministero della ricerca, condotte secondo tutte le norme nazionali e internazionali sul trattamento degli animali da esperimento, Gli stabulari rispondevano a tutti i requisiti della legislazione europea vigente, e gli animali (topi, ratti e conigli, allevati ai soli scopi della ricerca e incapaci di sopravvivere in ambiente diverso da quello del laboratorio), da come affermano i ricercatori del Cnr, erano mantenuti con la massima cura.

In un loro comunicato, gli stessi ricercatori del Cnr , hanno denunciato il danno scientifico provocato dalla manifestazione: “Le ricerche riguardano in gran parte malattie del sistema nervoso, per le quali vi è un disperato bisogno di cure, attualmente non disponibili: autismo, malattia di Parkinson, di Alzheimer, Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, sindrome di Prader-Willi, dipendenza da nicotina; le nostre ricerche sono finanziate da enti nazionali e internazionali, i finanziamenti sono ottenuti mediante processi di valutazione rigorosa e i risultati sono pubblicati nelle migliori riviste internazionali nel campo.”

Il tema della sperimentazione su animali è delicato e sicuramente degno di approfondimento, ma viene da chiedersi quale senso abbia un atto di così violento vandalismo  il cui unico risultato “politico” sia stato quello di portarsi via, buttandole tutte assieme in 4 scatoloni, un centinaio di cavie geneticamente preparate, quindi malate e che difficilmente sopravviveranno alla loro “liberazione”.

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