Fonte: Il Fatto Quotidiano
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Passiamo ora alle spese militari del ministero dell’Istruzione. A scuola, università e ricerca – cui la neoministro Maria Chiara Carrozza ha appena risparmiato tagli per 75 milioni – quest’anno vengono sottratti, tramite il Cnr, 50 milioni di euro (5 quest’anno e il resto nel prossimo biennio) per l’acquisizione di una nave da guerra che servirà a fornire supporto alle forze speciali e a scorrere i sommergibili. Altri 97 milioni (37 quest’anno e 30 ognuno dei prossimi due anni) sono destinati dal Miur, attraverso l’Agenzia spaziale (Asi), al cofinanziamento del programma satellitare militare Cosmos-Skymed: nello stesso triennio la Difesa sborserà da parte sua solo 27,5 milioni. Questo programma prevede per la sua prosecuzione nei prossimi cinque anni che, accanto ad altri 175 milioni a carico della Difesa, il ministero dell’Istruzione sganci altri 330 milioni di euro: cifra per ora non disponibile e quindi momentaneamente congelata.
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Il fatto quotidiano lo riporta come una questione scandalosa, ma proprio non lo si capisce il perchè. Questo antimilitarismo d’accatto della sinistra-sinistra ha rotto già 20 anni fa…..
Se li finanzi il Ministero della Difesa, i programmi militari. Rispettosamente, la sinistra non c’entra proprio un tubo.
Redazione : è un fatto risaputo che Asi , Agenzia spaziale italiana, sta sotto il Miur per volontà di Università e presidenti degli altri enti. Quindi quei soldi NON sono sottratti alla ricerca, sono dati ad ASI che, come tutte le agenzie spaziali del mondo, ha progetti duali. Quanto ai militari se INFN esiste è perchè la fisica nucleare per bomba l”hanno finanziata i militari fino agli anni ’70. Diciamo pane al pane e lasciamo i falsi scoop al fatto quotidiano
Sull’INFN, direi che i militari ci hanno azzeccato assai poco, per non dire nulla, forse sta facendo riferimendo al CNEN, poi ENEA.
Comunque non era una polemica, la nostra, stile “Fatto Quotidiano”: difesa=brutto, pussavia, ridateci li soldi. Solo un auspicio a chiarire un po’ la gestione dei fondi di ricerca e anche degli Enti stessi finanziati e vigilati da: MIUR, MiSE, Lavoro, MiPAAF, Welfare, MEF e anche Difesa.
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non vorrei fare un tormentone, per spiegarmi meglio: lo strapotere della fisica nucleare rispetto alle altre branchie della disciplina, che data dal 1946 in italia, trova molta ragione nella corsa agli armamenti nucleari post bellica, quando i governanti andavano col cappello in mano dai fisici a chiedere bombe + potenti. Ora è il contrario. Che INFN abbia avuto giovamento direttamente dalla difesa non lo so e non lo ho detto, forse mi sono espresso male. Di sicuro noi tutti usiamo pesantemente tecnologie di derivazione militare, dagli algoritmi matematici ai telescopi. Tentare di portare ASI sotto la presidenza del consiglio ci hanno provato in tanti, ma sono le università che non vogliono. Questo posso dirlo perchè l’ho visto coi miei occhi e sentito con le mie orecchie.