(ASCA) – Roma, 25 giu – ”L’Italia soffre di uno spread impressionante quanto a numero di ricercatori”. Lo ha detto il presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) intervenendo alle celebrazioni del 90mo anniversario del Cnr in corso a Roma alla presenza del predidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ”Da noi – ha proseguito Mancini – i ricercatori sono la metà che altrove e questo produce risultati preoccupanti nella competizione europea, rappresentando una fragilità strutturale, nonostante gli sforzi straordinari degli italiani in cima ai quali si colloca il Cnr”. Mancini ha quindi osservato che ”in Italia non esiste solamente il problema del brain drain, ma anche quello del brain decay, se si passa il neologismo. Il problema, cioè dell’invecchiamento, per il quale i provvedimenti assunti dal nuovo governo sono un buon inizio, ma non sono ancora sufficienti. E’ necessario – ha concluso il presidente Crui – una vera e propria inversione di tendenza che faccia dell’ingresso dei giovani non una priorità, ma la priorità”. stt/rus