http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=716884
Legislatura 17ª – 7ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 35 del 25/09/2013
IN SEDE CONSULTIVA
(1015) Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni
(Parere alla 1a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazioni)
…
Il senatore TOCCI (PD) ravvisa un’anomalia nell’applicazione della legislazione vigente in merito al turn over per quanto riguarda gli enti di ricerca. Critica infatti la tendenza, ormai affermatasi, di estendere agli enti di ricerca norme che valgono per il resto del pubblico impiego, senza tener conto della peculiarità del comparto. Ritiene invece che il blocco del turn over possa essere raggiunto semplicemente imponendo un vincolo budgetario a tali enti nella legge di stabilità, senza aggiungere ulteriori limiti in termini di assunzioni. La sovrapposizione normativa crea del resto a suo giudizio sacche di precariato che poi necessitano di provvedimenti emergenziali. Invoca pertanto un mutamento di prospettiva, tanto più che la burocrazia viene incrementata proprio attraverso norme ultronee, che affaticano l’amministrazione, mentre dovrebbe essere responsabilizzato ciascun ente. Tale circostanza comporta altresì disfunzioni relativamente a servizi di estrema delicatezza per l’interesse pubblico che dovrebbero invece essere svolti da personale non precario.
Reputa dunque necessaria una riflessione basata sul principio di economia delle norme, onde ridurre l’intervento legislativo per responsabilizzare i diversi attori pubblici. Stigmatizza infine che sovente si assumono unità a tempo determinato anche per lo svolgimento di funzioni permanenti.
Il senatore BOCCHINO (M5S) si dichiara d’accordo con le osservazioni del senatore Tocci, reputando prioritario compiere una precisa scelta sulla qualificazione della ricerca come settore strategico, da un lato, o come comparto secondario, dall’altro. Nel lamentare che spesso è stata purtroppo preferita la seconda opzione, ritiene necessaria un’attenzione particolare per liberare la ricerca dalle pastoie burocratiche che impediscono la piena realizzazione degli obiettivi, anche in vista di una semplificazione normativa. Concorda perciò con l’idea di escludere gli enti di ricerca dall’applicazione delle norme che riguardano il resto della pubblica Amministrazione, anche per facilitare i loro compiti istituzionali. Invita dunque il relatore a tener conto di tali affermazioni.
…