fonte: Research Italy
Martedì 8 ottobre 2013 sarà assegnato il premio Nobel per la Fisica.
Tra i possibili vincitori i più accreditati sono l’inglese Peter Higgs e il belga François Englert, per la scoperta del “bosone di Higgs” annunciata il 4 luglio dello scorso anno. Ma quella della caccia al bosone di Higgs è in realtà la storia di un’impresa scientifica europea, in cui i fisici italiani hanno avuto un ruolo di primo piano. Gli esperimenti ATLAS e CMS che hanno portato alla scoperta della particella, infatti, sono frutto della collaborazione di centinaia di fisici, e anche se ci si volesse limitare ai leader portavoce dei due esperimenti, Fabiola Gianotti e Joe Incandela, i premiati diventerebbero quattro: troppi per il regolamento del Premio Nobel, che prevede un massimo di tre vincitori per disciplina. Per questo una delle soluzioni ipotizzate è quella di attribuire il Nobel per la fisica, quale terzo assegnatario, al CERN (European Organization for Nuclear Research) nel suo complesso.
Altri possibili vincitori, secondo la società Thomson Reuters, che scava costantemente nei database scientifici alla ricerca degli scienziati più citati e in vista, sono Hideo Hosono per la scoperta di superconduttori basati sul ferro, e Geoffrey Marcy, Michael Mayor e Didier Queloz per la scoperta di pianeti extrasolari.
Il giorno della premiazione, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) organizzerà un incontro con i giornalisti presso la propria sede di Roma alle ore 11:15, poco prima dell’annuncio del Premio Nobel, atteso per le 11:45. Presidente e dirigenti dell’INFN saranno a disposizione per interviste e richieste di informazioni e approfondimenti. Nel corso dell’incontro è previsto un collegamento in diretta con il CERN di Ginevra.
Per accreditarsi inviare una mail a comunicazione@presid.infn.it