Ministro Carrozza orgogliosa della conversione del “decreto scuola”

dal profilo Facebook del Ministro Maria Chiara Carrozza:

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Dopo giorni intensi di presenza in Aula, finalmente al Senato è stato definitivamente approvato il decreto “l’istruzione riparte”. Dopo anni di sacrifici, di “tagli alla cieca”, come ha ricordato anche il Presidente Napolitano, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell’Istruzione. Sono orgogliosa del lavoro fatto, anche nel passaggio in Parlamento, dove sono arrivati miglioramenti e proposte sulle quali mi impegno a proseguire il confronto, sia nelle sedi istituzionali che fuori.

Un pacchetto di misure che mira a risolvere alcuni dei tanti problemi che il mondo dell’istruzione si trova ad affrontare quotidianamente, restituendo ai settori della formazione centralità e risorse dopo anni di tagli, dimostrando di essere un primo tentativo di inversione di tendenza.
Vorrei inoltre sottolineare le scelte che abbiamo fatto: abbiamo pensato non solo agli insegnanti, tramite il via libera all’assunzione di più di 26mila insegnanti di sostegno e la programmazione triennale, ma anche agli studenti (con il finanziamento del welfare studentesco e del diritto allo studio universitario), alle famiglie (contribuendo a ridurre le spese per i libri), all’edilizia scolastica e alla connettività wireless nelle aule.
E poi borse per il trasporto studentesco, fondi per il comodato d’uso di libri e strumenti digitali per la didattica, finanziamenti per potenziare l’orientamento in uscita dalla scuola secondaria e per la lotta alla dispersione, innovazioni nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. 

Sono alcuni dei principali contenuti del decreto approvato. Ora occorre portare a termine il lavoro avviato con questo primo importante passo avanti, per arrivare ad un vero cambiamento del nostro sistema, che porti definitivamente l’Istruzione, l’Università e la Ricerca al centro della risposta alla crisi economica, culturale e sociale che il nostro Paese sta attraversando.
Questo può avvenire solo attraverso un confronto continuo con tutti, nella consapevolezza che l’istruzione ripartirà davvero quando sarà percepita come emergenza nazionale, portando il paese ad affrontare uno sforzo maggiore per comprendere che aumentare i fondi nel mondo del sapere non è una spesa ma un investimento sul nostro presente, ma soprattutto sul futuro. 

Il Governo Letta, con il DL appena approvato, sta provando a dare un segnale in questa direzione. Vorrei che a raccogliere questa sfida fossimo in tanti. Non finisce qui: abbiamo attivato una casella email, istruzioneriparte@miur.it , per ascoltare le vostre idee e i vostri suggerimenti su come si possa riportare istruzione, formazione e ricerca al centro del dibattito politico. in Italia adesso solo il 2% degli Italiani ritiene che l’istruzione sia un problema prioritario. Non è accettabile.

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