Zagabria – La crisi tocca anche i paesi di oltre Adriatico. In Croazia tutte le istituzioni accademiche, le università e gli istituti di ricerca sono oggi in sciopero per protestare contro i tagli agli stipendi e la crisi della ricerca e innovazione, causati, come sostengono i sindacati, dalle politiche di austerità perseguite dal governo attuale su insistenza della Commissione europea. Si stima che circa 15 mila dei 19 mila impiegati nel sistema di ricerca e università in Croazia abbiano aderito allo sciopero di oggi. Secondo i sindacati il governo continua a mostrare ”un’ indolenza e un disinteresse per la scienza e l’università” promovendo un sistema di retribuzioni non stimolante, tagliando stipendi e fondi per la ricerca. “Tutto questo è la conseguenza della politica (di austerità, ndr) imposta da Bruxelles”, hanno aggiunto dai sindacati. Dal ministero per l’Istruzione e l’Università si sono limitati a ripetere l’invito al sindacato a continuare il dialogo sociale e firmare un nuovo contratto collettivo di lavoro, come hanno fatto i sindacati per le scuole medie e primarie e per la cultura.