Fonte: ANSA
L’Italia per il settore della ricerca potrebbe avere presto un consiglio direttivo completamente indipendente che dovrà coordinare, come già succede in Canada, tutte le attività scientifiche ad ogni livello. Il Governo si impegna a stanziare i fondi per assumere nei prossimi 4 anni 6mila giovani ricercatori l’anno. Sono alcune delle proposte che il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) Stefania Giannini ha annunciato prendendo parte alla Giornata della Ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
“Ci sono 23 enti di ricerca in Italia di cui 12 sono sotto il Miur – ha detto il ministro – e di certo c’è il bisogno, confrontandosi prima con loro, di un riordino per tornare ai livelli competitivi. Delle riforme strutturali sono comunque necessarie”. Secondo il ministro poi c’è un forte squilibrio tra nord e sud d’Italia.
“Nel settentrione – ha detto – ci sono 18 centri di ricerca che da soli hanno il 50% dei finanziamenti. Questo sistema va riequilibrato per il bene di tutta la scienza. Questo Campus a Roma è un buon esempio di eccellenza ‘non nordica’ in questo settore”. Un altro provvedimento sarà quello di semplificare la burocratizzazione per favorire il lavoro in Italia dei ricercatori stranieri in collaborazione con i nostri. “Credo che questo governo possa definirsi rivoluzionario – ha concluso il ministro Giannini – in un Paese che di questa rivoluzione aveva un gran bisogno”.
Bene bene dai, il nord ha troppi fondi, come dice giustamente il ministro, bisogna riequilibrare su base geografica e se non basta per ordine alfabetico. Benvenuti nel futuro