Dalla Presidenza italiana 3 domande sulle infrastrutture
Si accendono i riflettori sul futuro degli oltre 800 centri di ricerca attivi in Europa, dal Cern di Ginevra al sincrotrone Elettra di Trieste, al Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl) di Heidelberg. L’Europa della ricerca scommette su queste grandi infrastrutture, ma sa che è arrivato il tempo di organizzarle.
E’ questo l’obiettivo delle tre domande che domani saranno sul tavolo dei ministri europei della ricerca, nella riunione informale in programma il 22 luglio a Milano.
Ad aprire i lavori il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Stefania Giannini, insieme al commissario europeo per la Ricerca, Máire Geoghegan-Quinn.Le domande riguardano i criteri con il quale stabilire delle priorità relative alle infrastrutture, come favorire il libero accesso dei ricercatori e una politica di finanziamento unitaria. Il documento che le contiene e che sarà sul tavolo dei ministri è informale ed è il primo passo di un dibattito che porterà ad una risoluzione formale a fine anno…
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