La Giannini – che mai come in questo caso suona come “Gelmini” – smentisce clamorosamente se stessa e vara maxi-tagli a università e ricerca. Gli enti e le università difficilmente potranno resistere a quello che è un vero colpo di grazia. Come giustamente notano i due redattori del “Sole”, questo è il preludio a un forte ridimensionamento del settore: dopo averli strangolati sarà facile dimostrare che gli enti di ricerca non sono in grado di operare.
Da obiettare ai giornalisti solo il riferimento alla revisione della spesa (il significato reale del termine “spending review”): qui si tratta semplicemente di tagli lineari.
insomma gli insegnanti precari li paghiamo noi. la buona scuola e la ricerca e università chiuse. ciao ciao renzi
Eccolo, il governo che investe sull’istruzione… che bravi!
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