La vicenda del piccolo britannico rapito dai genitori e portato a Praga per le cure riaccende i riflettori sul metodo. A Pavia e a Trento, i centri italiani dove si esegue il radiotrattamento sperimentale per la cura
NICLA PANCIERA
MILANO
Riflettori nuovamente puntati sulla protonterapia, innovativa tecnica di radioterapia per il trattamento delle malattie neoplastiche che promette una maggior efficacia e minor tossicità rispetto alla radioterapia convenzionale. L’interesse è stato riacceso dalla recente vicenda di Ashya, il bambino inglese portato dai genitori in Spagna dopo un’intervento neurochirurgico di rimozione di un tumore cerebrale, per esser sottoposto al trattamento radioterapico sperimentale, prestazione che non gli sarebbe stata erogata nel Regno Unito. La notizia è di ieri: trattato per sei settimane da un centro di Praga, Ashya sembra essere guarito…
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