L. CIFARELLI, P. ROSSI
Nei giorni scorsi è stata resa nota una prima bozza della proposta ANVUR circa le procedure e le soglie di ammissibilità per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), proposta che ha suscitato una certa preoccupazione.
Pur riconoscendo l’importanza di individuare soglie di produttività accademica tali da garantire che l’ASN sia conferita soltanto a soggetti che abbiano raggiunto una sufficiente maturità scientifica, non si può trascurare il fatto, particolarmente vero nel caso della fisica, che settori scientifico-disciplinari molto ampi e articolati comprendono ambiti di ricerca caratterizzati da modalità assai differenti di produzione e di pubblicazione dei risultati scientifici.
Basti pensare che a fianco di grandissime collaborazioni internazionali con elevatissimi livelli di produzione scientifica, come quelle dei maggiori esperimenti al collisore LHC del CERN (questi esperimenti hanno enormi dimensioni, di conseguenza comprendono moltissimi ricercatori e producono un altissimo numero di pubblicazioni a firma di migliaia di autori, con un corrispondente altissimo numero di citazioni), esistono piccoli gruppi i cui risultati, anche quando sono molto rilevanti da un punto di vista qualitativo, non possono certo competere sul piano della quantità…
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